«Senza di te, Fede, non sarà più la stessa cosa»

La chiesa di San Paolo non riesce a contenere tutti i parenti e amici della mamma di 45 anni
Funerale di Lubiato Federica in Faggioli presso la chiesa di San Paolo a Mestre
Funerale di Lubiato Federica in Faggioli presso la chiesa di San Paolo a Mestre

Una folla si è radunata ieri alla chiesa di San Paolo per dare l'ultimo saluto a Federica Lubiato, la mamma di 45 anni scomparsa improvvisamente nei giorni scorsi per infarto. Amici, parenti, colleghi si sono stretti attorno al marito Giampaolo, dirigente di Confindustria Venezia e ai figli cercando di alleviare il loro dolore. Molte persone sono restate in piedi oppure fuori perché la piccola chiesa non riusciva a contenere tutti. Un segno del grande vuoto lasciato da Federica e una dimostrazione del rispetto e dell'affetto che la giovane donna era riuscita a guadagnarsi nel corso degli anni. «Una tragedia inaspettata», racconta il parroco, «dopo anni in cui la serenità aveva regnato nella famiglia di Fede. Un modo di morire che Dio non voleva» ha aggiunto il sacerdote.

Gli amici si sentono abbandonati e si chiedono il perché di questa scomparsa che ha lasciato un vuoto incolmabile. «L'amore è più forte della morte», è questa la speranza che il sacerdote prova a infondere nel cuore del marito e dei figli. Sono state tantissime le testimonianze di affetto in questi giorni e, per quanto sia dura per loro andare avanti, l'invito è quello di capire che non sono soli, che la gratitudine per quello che Federica ha dato e fatto prevalga sullo sconforto. Nessuno ha trovato la voglia o la forza di parlare. Il dolore ha prevalso sulla capacità di ricordare Federica preferendo lasciare al sacerdote le parole giuste per farne rivivere il coraggio e infondere un po' di serenità a tutte le persone riunite. I messaggi di amici e parenti sono stati affidati a internet. Dal figlio Gianluca, che ha ricordato la madre come “una persona rara a cui era impossibile non affezionarsi”, al commento di un suo insegnante che ora si sente, in confronto al ragazzo, l’alunno che impara dalla vita. Parole che hanno lasciato il segno e che, come detto durante l’omelia il parroco «terranno sempre viva Federica nel cuore e nel ricordo di chi l’amava». All’uscita dalla chiesa tante lacrime e abbracci e un commento lasciato da una delle persone presenti: «Senza di te non sarà più la stessa cosa».(g.n.p.)

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