Sei piani sopra l’orto dei frati «Così viene oscurato il vigneto»

L’edificio voluto dal gruppo austriaco Mtk negli ex gasometri a Castello mette a repentaglio l’antica coltivazione della vite curata dai cappuccini

Fino a nuove elezioni nessuno vuole tirare fuori dal cassetto il progetto della struttura che il gruppo austriaco Mtk ha deciso di costruire ai posto dei due scheletri dei gasometri a San Francesco Della Vigna. L’area degli ex Gasometri, abbandonata da anni, è stata acquisita dalla società Mtk dell’imprenditore austriaco Ivan Holler, che vorrebbe dal Comune il cambio di destinazione d’uso per sostituire le residenze di lusso previste nella zona con residenze alberghiere per sostenere l’investimento, ma il Comune per ora non ci sente. O meglio la giunta Brugnaro non vuole affrontare la questione prima delle elezioni. L’imprenditore in cambio realizzerebbe a sue spese la nuova palestra per le 125 classi degli istituti Algarotti-Sarpi, Benedetti-Tommaseo e Barbarigo, attesa da anni, oltre ai costi della bonifica dell’area - stimati in 5 milioni - ma senza il via libera al ricettivo, che il sindaco Brugnaro non vuole dare, restano per ora fermi tutti gli interventi. Di sicuro è un progetto d’impatto che sconquassa l’anima dei veneziani di Castello, ma anche da un punto di vista urbanistico se si pensa che i sei piani di altezza dell’edificio nasconderanno, raccontano a Castello, il sole, per gran parte della giornata, al vigneto dei frati del vicino convento. La struttura è previsto ospiti 286 camere e 572 posti letto. Il progetto è stato ideato dal finanziere austriaco Ivan Holler che ha casa a Dorsoduro. Lui investe oltre trenta milioni e in cambio, è previsto dal piano attuativo, si accollerà le spese di una palestra da donare alle scuole della zona, la realizzazione di un ponte e della sistemazione della vicina darsena. Un intervento di circa quattro milioni di euro. Cinque saranno spesi per la bonifica dell’area. La gente che vive in zona protesta perché non vede di buon occhio la nuova struttura alberghiera. Protestano i frati rimasti a sostenere la vita parocchiale con le loro attività e che vedono minacciata l’esistenza del vigneto. Sono convinti che gli edifici che sorgeranno al posto dei due scheletri con la loro ombra faranno morire le viti, in quanto le priveranno del sole.

Di sicuro il progetto del finanziere austriaco sarà tema della prossima campagna elettorale. La giunta Brugnaro, per il momento non vuole certo parlare dell’intervento per una nuova struttura alberghiera, quando i residenti chiedono case. Chi ci mette i soldi e ha acquistato l’area non vuole certo aspettare e a breve inizierà le operazioni di bonifica dell’area. Il preludio al progetto di cui non si conosce tutto. È certo che Holler e il suo progettista l’architetto Lucio Parenti, aspetteranno ancora pochi mesi prima di presentare in comune il progetto per l’approvazione. Il tutto dovrebbe arrivare a Ca’ Farsetti entro l’inizio dell’estate. —

Carlo Mion

© RIPRODUZIONE RISERVATA



Riproduzione riservata © La Nuova Venezia