Sei pedane in legno per i pescatori sulla Piave Vecchia

Progetto del Consorzio Bim con l’associazione sportiva Aps per dotare le rive delle strutture dopo i cedimenti delle sponde con gravi problemi di sicurezza

MUSILE

I pescatori sportivi torneranno a popolare le rive della Piave Vecchia. Un tempo molto numerosi, i pescatori sono stati costretti a spostarsi altrove, a causa di piccole frane e cedimenti delle sponde, che creavano problemi di sicurezza oltre ad aver cancellato diversi tratti di banchina. Adesso la sicurezza dei pescatori sarà ripristinata grazie alla realizzazione di sei speciali pedane in legno, accessibili anche ai disabili. Il progetto è frutto di una collaborazione tra il Consorzio Bim Basso Piave e l’associazione sportiva dilettantistica Aps Musile, che conta oltre 400 pescatori tesserati tra cui molti giovani. «Due decenni fa le sponde della Piave Vecchia raccoglievano una miriade di pescatori. Venivano organizzate gare di pesca sportiva, perché le sponde erano in sicurezza e ben utilizzabili», ricorda Valerio Busato, presidente del Bim Basso Piave, «nel tempo il progressivo franamento della banchina, dovuto al tipo di terreno che costituisce le sponde, ha reso impossibile l’utilizzo ai pescatori».

Da qui l’idea, per riportare i pescatori lungo il fiume, di realizzare sei piattaforme sospese su palafitte in legno. Tale accorgimento consentirà di posizionarle fuori dall’alveo del fiume, per non intralciare il deflusso delle acque. Una piattaforma sarà provvista di rampa per l’accesso ai disabili in sedia a rotelle.

Il tutto verrà realizzato nel rispetto dell’ambiente, incluso l’accesso alle piattaforme possibile dal sovrastante percorso naturalistico, attraverso una serie di gradini di terra realizzati con la posa in opera di tavole e paletti in legno. I lavori partiranno non appena arriverà il parere favorevole di valutazione paesaggistica. Intanto il progetto, stilato dal geometra Graziano Masiero, è già stato approvato dal Coni per la pesca sportiva. —

Giovanni Monforte

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