Scuola e matrimoni, riconosciuta la Chiesa ortodossa

VENEZIA. Il prossimo 22 agosto sarà una giornata storica per l’ortodossia in Italia. Diventerà legge l’intesa che regola i rapporti tra l’Italia e la Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa meridionale con sede a Venezia. Un traguardo atteso da oltre 15 anni, frutto di un lavoro proposto dal Metropolita Gennadios subito dopo la sua elezione ed intronizzazione (1996) come arcivescovo della nuova arcidiocesi ortodossa d’Italia del patriarcato ecumenico di Costantinopoli.
Nel tempo il Metropolita Gennadios, nato a Rodi l’8 luglio 1937, ha fondato otto monasteri e 60 parrocchie. E’ orgoglioso padre Evangelos Yfantidis, vicario generale dell’arcidiocesi e rettore della cattedrale di San Giorgio dei Greci: «È il riconoscimento di anni di lavoro di S.E. Metropolita Gennadios per il bene degli ortodossi in Italia che è un Paese molto accogliente. I fedeli di ogni nazionalità rappresentano circa lo 0,25 per cento della popolazione italiana».
Il sacerdote indica alcuni punti della legge: scuola, matrimonio, assistenza spirituale, 8 per mille. In tema di istruzione viene riconosciuto il diritto di istituire scuole nonché l’equipollenza del trattamento scolastico con gli studenti delle scuole pubbliche alle scuole cui sia riconosciuta la parità. Per quanto riguarda i matrimoni celebrati davanti a ministri di culto dell’Arcidiocesi saranno riconosciuti gli effetti civili. Inoltre gli ammalati ricoverati in ospedale o in case di riposo, i detenuti e i militari in servizio avranno diritto all’assistenza spirituale.
All’Arcidiocesi verrà esteso il sistema dei rapporti finanziari con l’Italia. Tale sistema consentirà la deduzione, agli effetti dell’Irpef, delle erogazioni in denaro a favore dell’Arcidiocesi destinate ai fini di culto, istruzione, assistenza e beneficenza. Sarà, inoltre, consentita la partecipazione alla ripartizione della quota dell’8 per mille del gettito Irpef destinata al mantenimento dei ministri del culto, alla realizzazione e manutenzione degli edifici di culto e dei monasteri a fini filantropici, assistenziali, scientifici e culturali. Significa che sul modello di dichiarazione dei redditi del prossimo anno sarà possibile nel nostro Paese attribuire l’8 per mille anche all’arcidiocesi ortodossa d’Italia oltre che alla chiesa cattolica, ebraica e protestante.
I legami dell’Italia con l’ortodossia greca e la sede patriarcale di Costantinopoli sono più che millenari. Venezia è fra le comunità elleniche più antiche. Nel 1998 sono stati celebrati i 500 anni.
Oggi la chiesa di San Giorgio dei Greci è la cattedrale di un’arcidiocesi che in Italia comprende 12 vicariati interregionali con un centinaio di parrocchie, da quelle più antiche - Venezia, Napoli, Trieste - a quelle di formazione più recente (alcune delle quali di lingua italiana) e alcuni monasteri, maschili e femminili.
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