Materne comunali a Mestre, la Cgil accusa: «Tagliati 18 addetti al sostegno»

Il sindacato accusa il Comune: tagliato personale ausiliario per i bambini con disabilità. L’assessore Besio replica: «Servizi garantiti»

Daniele Ferrazza
Materne comunali senza addette al sostegno
Materne comunali senza addette al sostegno

Non c’è pace tra la Cgil e il Comune. Questa volta al centro vi sono i servizi educativi per i bambini con disabilità, una cinquantina, iscritti alle scuole materne comunali. Il sindacato accusa il Comune di aver tagliato diciotto addetti, presenti l’anno scorso in ausilio al personale di sostegno per i bambini certificati. Dal Comune la replica a stretto giro: nessun servizio è stato tagliato, si tratta di una rimodulazione del personale.

I sindacati

Non ci sta il sindacato, che denuncia: «A essere penalizzati saranno i bambini disabili, proclamiamo lo stato di agitazione» anche per una serie di trasferimenti comunicati all’ultimo momento. E in attesa della convocazione dal Prefetto (mercoledì) le parti forniscono una versione differente.

La Cgil va dritta al punto: «Il Comune elimina il personale aggiuntivo nelle scuole a gestione comunale. E’ caos nei servizi educativi. A pochi giorni dall’inizio della scuola arriva la scelta del Comune: eliminato il personale ausiliario di supporto nelle scuole comunali. Il Comune ha - fino ad ora - sempre individuato personale aggiuntivo da inserire nelle scuole a gestione comunali per supportare le sezioni con alto numero di bambini con certificazioni di disabilità. Quest’anno sono stati eliminati. Le scuole apriranno la prossima settimana senza le 18 unità di supporto agli handicap che l’anno scorso erano destinate a questo compito» spiega Paolo D’Agostino per la FP CGIL di Venezia. Una scelta che lascia «sgomenta» la Cgil: «Lo scorso luglio l’assessore ci aveva rassicurato sulla volontà di realizzare scuole inclusive, di potenziare gli organici e di aumentare i salari di chi lavora nelle scuole. Poi questa scelta che ci ha lasciato sgomenti. Evidentemente l’Assessore Besio ha un’idea di inclusività piuttosto diversa dalla nostra» aggiunge D’Agostino, che rileva come a seguito di una riorganizzazione dei servizi chiesta dal Comune e realizzata da AMES ben 157 lavoratori su 193 titolari sono stati spostati dal proprio luogo di lavoro senza preavviso, rompendo così anni di lavoro per costruire relazioni fra lavoratori e famiglie.

La risposta del Comune

Fornisce una ricostruzione totalmente diversa l’assessore alle politiche educative, Laura Besio: «La Fp Cgil non giochi con le parole, terrorizzando le famiglie. Ames ha proceduto a riorganizzare l'organico per migliorare il servizio. Come è stato fatto? Con un elementare criterio di buon senso: cercando di garantire un’equa distribuzione delle risorse e una copertura più uniforme dei servizi. E' stato proposto l'avvicinamento ai dipendenti con la Legge 104 alle residenze degli assistiti, assegnato chi ha particolari necessità al plesso più confacente, riequilibrando i carichi per scuola, fatto scegliere al resto dei dipendenti le sedi libere secondo preferenza. Non mi pare proprio la narrazione di un’azione prepotente e discriminatoria. Non bastasse, ma la Fp Cgil ancora una volta utilizza la condizione di disabilità come arma di lotta politica e di denigrazione dell'amministrazione. Ad ogni disabile il Comune di Venezia garantisce la presenza di un insegnante di sostegno o di un operatore sanitario dedicato nel rapporto 1 a 1, professionalità in grado di occuparsi anche delle necessità igieniche e di cura personale.

La regola oggi a scuola è che l'accudimento e assistenza del bambino con disabilità spetta all'insegnante di sostegno e/o all'oss, se previsto quest'ultimo dal piano personalizzato. Il personale ausiliario può intervenire ma come in qualunque altra situazione. Di fatto, perciò, quelle "18 unità" non erano destinate a detto compito e quindi si è valutato di ottimizzare l'impiego del personale ausiliario riservandoci di valutare eventuali specificità dei singoli casi con l'avvio dell'anno scolastico. In effetti già alcuni rinforzi, rispetto a precise situazioni scolastiche emerse, sono stati concessi. Quindi le famiglie con bambini diversamente abili possono stare tranquille: il servizio e l'assistenza saranno garantiti con elevati standard, come sempre, e grazie all'impegno a alla passione del personale dedicato».—

 

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