Schianto in moto, indaga la Procura
Caposile. L'incidente all'altezza del «Vecio Piave»

Daniele Pavan
CAPOSILE.
Daniele Pavan, 38 anni, l'operaio di Paese che sabato sera si è schiantato in moto a Caposile, al ritorno da Jesolo, è morto lo stesso giorno del papà, a quattordici anni esatti di distanza. Quella che ha colpito la famiglia del giovane di Castagnole è dunque una disgrazia che si è innestata in un giorno, il 27 agosto, che per i Pavan era già legato al lutto ed al dolore. Nel 1997, al termine di una malattia durata vent'anni, si era spento papà Elio, 62 anni. Sabato la tragedia della strada: Daniele era in sella alla sua Yamaha 600 e stava tornando dalla spiaggia. All'altezza del ristorante «Vecio Piave» lungo la Jesolana, lo schianto con un'Audi A3 condotta da D.D., 32 anni di Caposile, che, provenendo del senso opposto, stava svoltando a sinistra. Pavan è volato dalla sella, piombando sull'asfalto, mentre la moto ha terminato la sua corsa contro un'Opel Astra. Inutili i soccorsi per Daniele, che lavorava come muratore all'impresa edile Favaro di Paese. La Procura di Venezia ha aperto un'inchiesta per accertare le responsabilità nell'incidente. Il magistrato deve ancora rilasciare il nulla osta per la sepoltura. La salma di Pavan è stata ricomposta nell'obitorio di San Donà. Già oggi potrebbero essere fissati i funerali che si svolgeranno nella chiesa di Castagnole. La notizia ha sconvolto la comunità. «Tutti conoscevano Daniele, aveva tanti amici - racconta il fratello minore Fabio - era splendido, un gran lavoratore». Daniele amava le moto, aveva imparato a suonare la chitarra, ascoltava rock e metal.
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