«Scappati in tempo, sembrava una bomba»

MARTELLAGO
Una giornata che si ricorderà per un pezzo Roberto Piccoli, titolare, con la moglie Lucia Ghedin, del «Centro del materasso», a neanche trenta metri dalla zona dello scoppio. La sua fortuna è stata l’arrivo della sorella Renata, che lo ha avvertito di quanto stava accadendo. Fosse rimasto dentro alla sua attività, le conseguenze avrebbero potuto essere diverse. «Mia sorella – racconta Piccoli – era arrivata al negozio per fare un acquisto, quando si è accorta che dall’esterno salivano le fiamme. E’ entrata dentro e ha urlato a me e mia moglie di uscire, perché stava succedendo qualcosa di grave. Così sono corso fuori, mi sono avvicinato al box per capire se si poteva fare qualcosa ma i residenti mi hanno detto di andarmene. A quel punto noi tre siamo scappati al parcheggio della pizzeria. Non abbiamo fatto a tempo ad arrivare, che la bombola è scoppiata. E’ stato un botto terribile». Poi parla dei danni. «Non so fare una stima precisa – dice sconsolato – perché li dovrò verificare domani (oggi ndr). Il fumo è entrato e i vetri sono andati in mille pezzi. Le schegge hanno rovinato la carrozzeria della mia auto, quella di mia moglie e quella di un giovane. Questi giorni la sede di Martellago rimarrà chiusa». Anche alla pizzeria ristorante «La Castellana» parlano di boato incredibile. «Stavamo andando a casa – rivela una donna – quando abbiamo udito uno scoppio spaventoso». All’interno, per tutto il pomeriggio, c’è rimasta la giovane kosovara con in braccio la piccola di nove mesi. «Abbiamo avuto paura» dice con italiano incerto. E spaventata è pure un’adolescente. «Ero in casa – spiega impaurita – e ho sentito un boato e la casa vibrava, quasi fosse un terremoto. Tutti sono corsi in strada per capire cosa fosse successo».(a.rag.)
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