Scandalo Mose, I grandi accusatori patteggiano 2 anni

I legali di Baita & Co: hanno depositato le istanze dei 5 imputati davanti al gip

VENEZIA. I Grandi Accusatori del Mose - coloro che con le rispettive rivelazioni hanno contribuito a scoperchiare il malaffare creato attorno al sistema di paratoie mobili e che si sono trovati essi stessi indagati - hanno messo nero su bianco le richieste di patteggiamento. Lo avevano già preannunciato nel corso dell’ultima udienza, a fine maggio, davanti al gup Gilberto Stigliano Messuti, il quale aveva dato tempo fino a sabato scorso per il deposito delle proposte.

E così Claudia Minutillo, ex braccio destro di Giancarlo Galan e amministratore delegato di Adria Infrastrutture (avvocato Carlo Augenti), ha chiesto di patteggiare 2 anni di reclusione; 1 anno e 8 mesi a testa, invece, per l’ex direttore della Mantovani Nicolò Buson (avvocato Fulvia Fois), per Pio Savioli (avvocato Massimo Benozzati), al tempo consulente del consorzio della cooperative venete Coveco, e per il faccendiere Mirco Voltazza (avvocato Giorgio Pietramala). Piergiorgio Baita, ex amministratore delegato della Mantovani, con l’avvocato Alessandro Rampinelli, aveva presentato già alla scorsa udienza la propria proposta a 2 anni. Pene, queste, che se accettate dal giudice (l’udienza è stata aggiornata al 18 settembre), garantiscono la sospensione condizionale. Tutti, ad eccezione di Voltazza che deve rispondere solo di evasione fiscale, sono accusati di aver finanziato con un giro di false fatturazioni il fondo nero che ha alimentato gli episodi di corruzione già a suo tempo contestati a Galan, Chisso, Cuccioletta, Piva, Spaziante e altri imputati dell’inchiesta Mose, e l’evasione fiscale relativa. Per questo entro settembre, gli imputati dovranno presentare le ricevute che testimonino come le loro ex imprese abbiano pagati i debiti con l’Erario.

Quanto al nodo confische, tutti gli imputati si sono rimessi al giudice che dovrà tra l’altro fare i calcoli su quali capi d’imputazione nel frattempo sono stati cancellati dalla prescrizione. Per gli imputati che avevano già patteggiato nel 2013 per false fatture - Baita 1 anno e 10 mesi, Minutillo 1 anno e 4 mesi, Buson 1 anno e 2 mesi - la nuova pena, se accettata dal giudice, rappresenterà un ricalcolo rispetto al pregresso.

Nel procedimento a carico dei Grandi Accusatori si sono costituti come parti civili la Presidenza del Consiglio, il Ministero per le Infrastrutture e quello all’Economia, l’Agenzia delle Entrate, il Consorzio Venezia Nuova, il Comune, la Città Metropolitana e la Regione. Il rischio concreto, vista la scelta processuale intrapresa dagli imputati, è che tutte le parti restino a bocca asciutta: in caso di sentenza di patteggiamento, infatti, non viene riconosciuto alcun risarcimento alle parti costituite che dovranno intentare la causa civile. —


 

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