Sassi contro i treni, fermati sei minori

Si divertivano a lanciare sassi contro i treni ad alta velocità in transito. Vinceva chi li colpiva. Una Freccia Rossa l’hanno colpita quattro volte. Altri due convogli ad Alta Velocità una volta. Poi sono arrivati gli agenti della polizia ferroviaria e li hanno bloccati. Si tratta di sei ragazzini di età compresa tra i 7 e i 13 anni. Il fatto è avvenuto domenica sera tra le 18 e le 18.30. Ora i genitori dovranno pagare i danni. Un gioco a dir poco pericoloso che ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Anche perché, in quel tratto di ferrovia i treni ad alta velocità arrivano a cento chilometri orari. Se uno dei sassi lanciati avesse colpito il finestrino della cabina del macchinista ferendolo?
Sono circa le 18.30 quando il capotreno di un convoglio ad alta velocità, in servizio sulla linea Roma-Venezia, chiama la centrale della Polizia Ferroviaria del compartimento di Venezia, segnala che mentre il treno stava entrando in stazione a Mestre qualcuno aveva lanciato degli oggetti contro il convoglio mandando in frantumi tre finestrini.
Fornite le coordinate alla polizia ferroviaria del luogo del lancio, la centrale ha inviato sul posto due pattuglie della Sezione Polfer di Mestre che, dopo aver bloccato le vie di accesso a un’area in zona via Abeti tra la Gazzera e Chirignago, hanno fermato 6 ragazzini i quali, alla vista degli agenti, hanno tentato di nascondersi tra la vegetazione.
I sei, impauriti e oramai in trappola, hanno dichiarato ai poliziotti che pochi minuti prima, per gioco, avevano iniziato a fare una gara per vedere chi riusciva a colpire i treni in transito, con i sassi raccolti lungo la massicciata.
Fortunatamente i ragazzini sono stati bloccati subito dopo essere andati a bersaglio, provocando parecchi danni. Gli altri due convogli colpiti sono un Veenzia-Roma e un Venezia Milano. Grazie alla stessa fortuna la velocità del treno in quella tratta era bassa rispetto agli oltre duecento orari che le Frecce toccano tra Padova e Mestre. Quindi i vetri rotti non hanno ferito alcun viaggiatore. Dopo averli identificati in ufficio hanno chiamato i loro genitori che sono andati a prenderli. Ora saranno loro a pagare i danni. Penalmente, avendo i sei meno di 14 anni, non sono punibili. La polizia ferroviaria ora sta indagando su altri episodi avvenuti lungo la tratta ferroviaria, per capire se eventualmente o ragazzini, o parte di loro, sono coinvolti con i sassi lanciati contro le Frecce. Altri episodi, ma difficilmente collegabile ai ragazzini di Chirignago, sono avvenuti lo scorso anno sulla Mestre Treviso. Anche in questo caso si tratta di lancio di sassi. e pietre, Tre anni fa, un lancio di sassi contro un convoglio regionale aveva provocato il ferimento di un pendolare che, intorno alle 18, stava rientrando a casa dal lavoro.
Sono in aumento gli episodi di “giochi” sui binari, diversi finiscono con persone ferite se non addirittura morte. Per questo motivo la Polizia Ferroviaria, da un paio di anni a questa parte, sta conducendo nelle scuole una campagna di sensibilizzazione, relativamente ai pericoli legati all’ambito ferroviario. Da sempre il treno viene considerato il mezzo di trasporto più sicuro, più rispettoso dell’ambiente e più funzionale. «Ma - fanno notare al Compartimento della Polfer del Veneto -, per potersi muovere in serenità e sicurezza nell’ambito ferroviario bisogna rispettare una serie di regole fondamentali, che troppo spesso vengono assolutamente sottovalutate e disattese».
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