Sarà abolita la tassa comunale sui rifiuti delle cavane
MIRA. La tassa sui rifiuti delle cavane (che sono ricoveri per barche e attrezzi da caccia e pesca in laguna) imposta dalla scorsa amministrazione comunale a guida grillina, sarà eliminata dall’ammin...

MIRA. La tassa sui rifiuti delle cavane (che sono ricoveri per barche e attrezzi da caccia e pesca in laguna) imposta dalla scorsa amministrazione comunale a guida grillina, sarà eliminata dall’amministrazione di centrosinistra guidata da Marco Dori. A spiegarlo è il presidente dell’associazione cavanisti Gianni Marchiori. La decisione segue una precisa promessa elettorale ed è confermata dall’assessore all’Ambiente Maurizio Barberini.
La tassa sui rifiuti delle cavane era stata subito contestata dagli oltre 1.500 cavanisti che si trovano nel territorio di Mira e hanno la loro cavana a Giare, Dogaletto e Malcontenta. «Riteniamo questa tassa sui rifiuti un’ingiustizia», dice Marchiori, «le cavane sono ricoveri per barche in laguna, non si possono paragonare a un garage o a una tettoia per l’auto. Sono costruite su area demaniale a fronte di una concessione decennale e i soci pagano un cospicuo canone annuo».
I cavanisti dal 2013 la tassa non l’hanno pagata e non l’hanno pagata nemmeno gli anni successivi, visto che per ogni anno di riscossione hanno fatto ricorso al Tar. I cavanisti durante l’ultima campagna elettorale avevano inviato gli elettori a non votare M5S, proprio considerando che la vecchia giunta aveva messo loro una tassa che ritenevano ingiusta. L’allora sindaco Maniero aveva replicato duramente accusando i cavanisti che “con il loro rifiuto a pagare scaricano i costi sulla collettività”. Barberini però è dalla parte dei cavanisti: «In campagna elettorale è stata fatta una precisa promessa e questa promessa verrà mantenuta. In questi giorni ci sarà un incontro con i rappresentanti dei cavanisti per discutere del problema della tassa sui rifiuti. Ma occorre aspettare l’esito dei ricorsi al Tar degli stessi cavanisti».
(a.ab.)
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