Sant’Erasmo, il cimitero è pieno Codolo “parcheggiato” a S. Michele

L’annuncio del parroco durante il funerale dell’agricoltore, lo stupore dei residenti Veritas: «Pronti a realizzare un ossario». Il parroco: «Speriamo facciano presto» 



Non c’è più spazio nel cimitero di Sant’Erasmo, e così la salma di Valter Codolo resterà fino a settembre nell’isola di San Michele. In attesa di poter tornare a riposare - stavolta definitivamente - a casa, a contatto con la sua terra, la sua famiglia e i suoi amici. Nell’isola che amava, e per la quale si era tanto impegnato. I funerali del 53enne, ieri mattina nella chiesa gremita del Cristo Re, sono stati accompagnati da una folla commossa per l’ultimo saluto all’agricoltore, volto noto e motore del consorzio del carciofo violetto di Sant’Erasmo, morto sabato sera poco prima di una festa di paese alla torre Massimiliana a causa di un malore mentre era alla guida della sua macchina. Residenti, amici e conoscenti dell’isola hanno occupato anche il piazzale di via de le Motte pur di essere presenti al funerale. Un “vulcano di idee”, così lo descrivono i rappresentanti del consorzio del carciofo violetto. Sempre in prima fila per rilanciare il lavoro e il turismo a Sant’Erasmo, il 53enne sposato e con due figli era una figura di riferimento della Coldiretti. Va a lui, ha ricordato l’amico e collega Carlo Finotello, il merito di aver migliorato la tradizionale festa del carciofo. Durante la cerimonia, è stato lo stesso don Mario Sgorlon a comunicare che il corpo di Codolo non sarebbe stato sepolto nel cimitero di via dei Spironi. «E’ una situazione strana», il commento del parroco, «speriamo sia momentanea e che si possa fare qualcosa per ingrandire il cimitero della nostra isola».

La notizia, accolta con stupore dai residenti, non sarebbe in realtà una novità. Il problema del sovraffollamento del camposanto di Sant’Erasmo è infatti annoso, e si aggiunge a una realtà già di per sé complicata. Dove il numero di residenti cala, l’età media avanza e il ricambio generazionale fa fatica a imporsi. Veritas, responsabile dei cimiteri del comune di Venezia, conferma che a Sant’Erasmo gli spazi per le sepolture delle salme sono esauriti. E che una situazione simile rischia di coinvolgere anche altre realtà del comune di Venezia (tra queste, il Lido).

Il funerale di Codolo, tuttavia, era un fatto noto anche a Ca’ Farsetti e concordato con la famiglia stessa. Tanto che una soluzione è già stata trovata. La salma del 53enne sarà infatti conservata nel cimitero di San Michele fino al prossimo undici settembre. A quel punto, dopo aver trovato una sistemazione adatta nell’isola d’origine dell’agricoltore, sarà sepolta nel cimitero di Sant’Erasmo. Per evitare altri casi simili, però, c’è già in programma un piano per il futuro.

Veritas ha infatti individuato un’area confinante con il camposanto di via dei Spironi, a circa trecento metri dalla chiesa del Cristo Re. Lì potrà essere ricavato lo spazio necessario a realizzare una sessantina di ossari. Nei prossimi mesi, in Comune sarà presentato il progetto. A quel punto servirà dal Comune l’ok ai finanziamenti per poter iniziare i lavori di allargamento del cimitero. —



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