Santastorie, la Casa studentesca a Venezia apre le sue porte alla città
Una giornata dedicata alla narrazione, sabato 22 aprile. A fare da teatro saranno il Campo dei Servi e i resti della Chiesa di Santa Maria dei Servi. Il programma

Santastorie – Una Casa aperta al racconto e all’incontro avrà quest’anno il tema: “La narrazione che costruisce comunità e identità” e si articolerà lungo tutta la giornata in diversi momenti, dal taglio più accademico al mattino, a quello più giocoso ma sempre di contenuto al pomeriggio con momenti per bambini e famiglie, fino alla narrazione attraverso la musica della sera. A fare da teatro per questo evento sabato 22 aprile a Venezia saranno il Campo dei Servi e i resti della Chiesa di Santa Maria dei Servi, che ospita oggi la Casa Studentesca Santa Fosca e il Convento delle Suore della Riparazione.
La Casa Studentesca Santa Fosca, uno dei punti di riferimento per gli studenti universitari fuorisede che popolano la città di Venezia, è stata fondata dalla Diocesi di Venezia nel 1982 e accoglie stabilmente un centinaio di studenti, ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia e dall’estero, che convivono in una vera e propria comunità. Negli oltre 40 anni trascorsi dalla sua fondazione, la Casa ha visto passare più di mille giovani, molti dei quali si sono fermati a vivere a Venezia, dove si sono sposati, hanno trovato casa e svolgono la loro attività professionale.

La mattinata sarà indirizzata a cittadini e studenti, con una prima parte a partire dalle ore 9 di taglio accademico: “La narrazione che costruisce comunità e identità” con interventi di:
- Lara Marchese, della Fondazione Querini Stampalia. La Fondazione nacque per volere testamentario del Conte Giovanni Querini, che desiderò condividere con la città di Venezia il proprio patrimonio, con le collezioni artistiche e librarie, perché venisse promosso “il culto dei buoni studi e delle utili discipline”. Un’opera e una Casa a servizio della comunità cittadina e degli studiosi.
- Gianluca Ligi, docente di Antropologia Culturale e Sociale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, con uno studio di ricerca incentrato sull’antropologia, la storia dei sistemi sociali e delle civiltà e arti antiche.
- Cecilia Rofena, docente di Filosofia della Letteratura e del Linguaggio all’Università Ca’ Foscari
di Venezia, con uno studio di ricerca incentrato sulla filosofia, la storia, la letteratura, il linguaggio e le scienze sociali.
Dalle 11.15 la seconda parte della mattinata prevede il dialogo tra uno scrittore, un editore ed un libraio veneziani su “Narrare Venezia per costruire comunità e identità”. Interverranno:
- Giovanni Montanaro, scrittore veneziano che ha esordito nel 2007, vincendo numerosi premi tra cui il Vittorini Opera Prima ed ha ora all’attivo 7 romanzi pubblicati da Marsilio e Feltrinelli.
- Giovanni Pellizzato, titolare della storica libreria e casa editrice La Toletta di Venezia, la più antica libreria in attività di Venezia, che spegnerà 90 candeline quest’anno.
- Giacomo Maria Salerno, editor di Wetlands, giovane casa editrice veneziana fondata nel 2021 come progetto editoriale dedicato ai temi della sostenibilità sociale e ambientale.
Ci sarà la disponibilità di trovare i volumi legati al tema trattato e agli ospiti intervenuti presso uno stand gestito dalla Libreria La Toletta.
Il pomeriggio dalle 16 vedrà protagonisti i bambini con le loro famiglie, con una merenda in giardino e la lettura animata del libro “L’intruso” di Maria Gianola (Raffaello Ragazzi editore).
A seguire un laboratorio per bambini dagli 0 ai 6 anni, a cura dell’autrice, e il grande gioco Caccia all’Intruso a cura degli studenti della Casa.
Veneziana doc, Gianola ha all’attivo più di 50 titoli per bambini e ragazzi pubblicati con Raffaello, Gallucci, Fatatrac e altri editori.
La sera dalle 18.30 invece sarà incentrata sul tema di comunità e identità attraverso la narrazione e la musica con un aperitivo, la presentazione di un’istallazione di testi originali degli studenti e infine il concerto dei Ground Zero. La band veneziana, molto nota in città, è un progetto pop-rock con influenze blues, le cui canzoni parlano in primis della bellezza e dell’unicità di Venezia che non devono essere perdute per non perdere anche un po’ di noi stessi, ma anche delle problematiche della città.
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