San Samuele senza la linea 2 «Ripristinate la fermata»

«Ripristinare la linea 2 a San Samuele». Fra i tanti disagi dell’estate dei trasporti c’è anche la riduzione della linea 2. Da mesi non percorre più il Canal Grande e non arriva al Lido. Risultato, mezzi della linea 1 strapieni, perché sono gli unici con cui si può andare da Rialto all’Accademia, San Marco e Lido. Adesso un gruppo di cittadini di Santo Stefano e San Samuele ha deciso di avviare una raccolta di firme da inviare al direttore generale dell’Actv Giovanni Seno e al sindaco Luigi Brugnaro.
«Abbiamo raccolto già oltre duecento firme in poche ore», spiegano i promotori Nicola Funari e Vito di Filippo, «speriamo che le istituzioni ci ascoltino. Stiamo vivendo un grande disagio in questi mesi. Perché quella fermata era utilizzata non soltanto dai tanti turisti diretti a palazzo Grassi. Ma anche dai residenti, in gran parte anziani». La fermata di San Samuele serve un’ampia zona del sestiere di San Marco e della parrocchia di Santo Stefano. Stesso discorso per San Marcuola. Anche qui la linea 2 non ferma più. Così, come la corsa finisce a Rialto. E non arriva nemmeno al Lido. Risultato, soprattutto nei week end le corse sono prese d’assalto da turisti, balneari e lavoratori pendolari. «Aumenta anche il rischio dei contagi da Covid 19», avverte Funari, che in passato è stato presidente dell’Usl veneziana. Negli ultimi giorni il sindaco ha annunciato un potenziamento dei servizi. Ma durante l’estate numerose sono state le proteste.
I servizi del trasporto pubblico sono ripartiti lentamente dopo il blocco dovuto al Covid. Prima si è scelto di tutelare l’azienda e i lavoratori, limitando le perdite. Poi pian piano i collegamenti sono stati rimessi in funzione, ma con molti tagli. «Anche di servizi essenziali», continua Funari, «verso la Giudecca e verso San Marco i mezzi dalle altre zone della città sono ridotti. Chiediamo sia fatta una valutazione oggettiva dei servizi che sono necessari alla popolazione». I maggiori introiti dell’azienda di trasporto arrivano dai passeggeri turisti, che pagano 7 euro e mezzo un biglietto della navigazione. Ma il servizio deve essere garantito anche per i residenti. Con i collegamenti con le isole, spesso assicurati con mezzi più piccoli, ad agente unico, nelle ore serali e notturne. E in ogni caso ridotti rispetto alla programmazione dell’anno scorso.
«Chiediamo risposte», concludono i due promotori della petizione, «e il ripristino di servizi essenziali per gli abitanti della città d’acqua». —
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