San Michele sotto choc: suicida il pittore Graziano Negri

L’artista era scomparso da casa da un giorno. Trovato nel bosco a Castions. Artista ma anche direttore dell'ufficio postale di Cesarolo

SAN MICHELE. Ha scelto di uscire di scena, in modo tragico e inaspettato. Il suo talento però rimarrà impresso. Per sempre. Il Veneto orientale e il Friuli dicono addio a uno dei più noti pittori contemporanei della sua terra, Graziano Negri. Era nato in Libia, ad Azzhara, l'8 maggio del 1957, figlio di coloni italiani stablitisi nel territorio nordafricano. Lascia nel dolore una figlia nata da una precedente relazione; l'attuale compagna Deborah, infermiera all'ospedale di Latisana, e altri due figli, un ragazzo che si sta per laureare e un'adolescente con la passione dell'atletica. Dopo aver abitato a lungo a Portogruaro si era trasferito a Cesarolo, dove viveva in via Raffaello Sanzio 7, con la moglie Deborah Del Sal, a sua volta figlia di un altro noto pittore, e i due figli. Ogni mattina andava a lavorare a piedi.

Graziano Negri, oltre a essere un grande della pittura, dirigeva l'ufficio postale di Cesarolo, sulla strada principale del paese, via Conciliazione. Lo hanno trovato morto, appeso a un albero di un piccolo boschetto, un vigilante dell'Italpol e i carabinieri della stazione di Mortegliano, a Castions di Strada, in provincia di Udine. In quella città di Udine dove possedeva una galleria, e dove teneva solitamente seguite conferenze legate al campo artistico. Il ritrovamento del corpo senza vita di Graziano Negri è avvenuto dopo 12 ore drammatiche di ricerche. Ha concluso il turno di lavoro, sabato pomeriggio nel suo ufficio. Alla mattina era andato a trovarlo anche l'ex assessore provinciale di Venezia, Bruno Moretto, che è stato a sua volta direttore in diverse filiali di Poste Italiane. «Lo vedevo sempre molto tranquillo, anche se taciturno. L'avevo visto un po' assente. Questa notizia», ha commentato, «mi ha distrutto». Negri aveva preso la macchina, una familiare grigia, e non era più rientrato a casa. La scusa sarebbe stata la visita a una mostra nella città di Udine. Ma la moglie, di professione infermiera, aveva capito tutto. Non vedendolo rincasare ha dato l'allarme ai carabinieri della locale stazione di San Michele al Tagliamento, che hanno avviato le ricerche.

Da Mortegliano, nel cuore della notte, è arrivata la tragica notizia. I militari di quella stazione hanno recuperato l’automobile che ave una portiera aperta ed era parcheggiata nei pressi di un boschetto sulla zona industriale della cittadina udinese. L'artista ha utilizzato una sedia per salire e lasciarsi poi cadere. Ieri mattina Cesarolo e San Michele si sono risvegliate sotto choc. Dai familiari poi è arrivata la tragica conferma a quanto gli inquirenti di Udine avevano inizialmente detto. Graziano Negri è stato ucciso dalla depressione. Come tanti, come troppi.

Rosario Padovano

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