San Michele, sette candidati fra mille divisioni

Centrodestra e centrosinistra spaccati. Rifondazione corre da sola
SAN MICHELE. Ad un paio d'ore dal termine della presentazione delle liste, c'era ancora qualcosa da aggiungere o da limare a conferma della grande difficoltà con cui i vari esponenti politici hanno dovuto rapportarsi per giungere ad un traguardo che solo dopo le elezioni sapranno se l'avranno superato. Sette liste, sette candidati sindaci.


112 consiglieri in pectore per un comune di 12.103 abitanti di cui 10.810 votanti, 5.553 donne e 5.257 uomini. Cittadini che in compenso avranno una vasta gamma di scelta. Rifondazione Comunista esprime sindaco Alessandro Rubich, impiegato 33 anni, sposato con un figlio. E' già stato candidato alle provinciali con Rifondazione e consigliere comunale nelle ultime elezioni nella lista di Pasqualino Codognotto. Un personaggio carismatico è senza dubbio Giampietro Bandolin, 47 anni, carabiniere, che in poco tempo ha costituito un gruppo di giovani, tutti fuori dai soliti schemi della politica, e con la lista «Cammineremo Insieme» punta a dare uno scossone alla vecchia politica.


Potrà contare sui giovani e su quanti sono stati delusi da questa situazione che a pochi giorni dall'inizio della stagione ha ancora tutto da organizzare. Spostandosi verso «Per un nuovo orizzonte con Enza Vio sindaco» (56 anni, insegnante) salta agli occhi la laicità di una lista che a rigor di logica avrebbe dovuto essere con il simbolo del Pd. Si dice che la maggior parte del partito la sosterrà, al suo interno ci sono alcuni leader storici, ma allora? Ha forse influito il rifiuto di Pasqualino Codognotto ad unire le forze o il mancato apparentamento con il Pdl, peraltro gradito ad entrambe le segreterie? Fatto sta che il simbolo del PD è ufficialmente assente.


La lista «Idea Comune» di Pasqualino Codognotto (52 anni, comandante dei vigili) non nasconde le sue intenzioni ed il fatto poi che Codognotto sia stato già candidato sindaco ottenendo un certo risultato potrebbe essere una buona carta. Se la giocherà contro Mauro Del Sal, 38 anni avvocato, espressione del Pdl unito e coeso, ha sottolineato il coordinatore Pizzolitto, un partito che punta con decisione alla conquista del palazzo per dare finalmente una stabilità. Non è detto però che possa contare su entrambe le componenti del Pdl, dopo che l'altro coordinatore Luca Tollon, nel Pdl sono due, ha rassegnato le dimissioni ed è approdato alla Lega Nord con un giovane rampante del Carroccio, Matteo Ziroldo (30 anni, libero professionista) già assessore con l'amministrazione Vizzon, candidato sindaco. Aveva tentato l'accordo con il Pdl, ma qualcosa non ha funzionato e Tollon se n'è andato con la Lega.


Ma ad essersene andato dal Pdl è anche Marco Cecchetto (45 anni, geometra) fino a qualche giorno fa candidato sindaco proprio per il Pdl, che guida oggi la Civica «Uniti per il futuro». Con lui Sergio Bornancin, ex sindaco e personaggio da sempre ai vertici della politica locale, uscito dalla formazione per quegli strani equilibri interni che ora stanno suscitando in lui il piacere della vendetta politica.

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