San Michele ricorda Silvia con una fiaccolata e la veglia

Stasera raduno di parenti, amici e della comunità nell’area verde di San Filippo Poi la funzione con il vescovo. Lutto cittadino nel giorno dei funerali
Silvia Gobbato, 28 anni, in una foto tratta dal profilo facebook, Udine, 17 settembre 2013. ANSA/FACEBOOK ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++
Silvia Gobbato, 28 anni, in una foto tratta dal profilo facebook, Udine, 17 settembre 2013. ANSA/FACEBOOK ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

SAN MICHELE. Gli amici e i compagni di scuola del Liceo XXV aprile e d'Università hanno organizzato per questa sera alle 19,15 una fiaccolata che partendo dall'area verde di San Filippo raggiungerà alle 20,30 la chiesa arcipretale di San Michele dove il vescovo Giuseppe Pellegrini, officierà la veglia di preghiera in memoria di Silvia.

La data per i funerali verrà decisa probabilmente lunedì quando la salma della povera ragazza verrà consegnata alla famiglia. Nella giornata in cui si svolgeranno le esequie è stato proclamato il lutto cittadino. Gli uffici pubblici e le istituzioni scolastiche tutte sono invitate ad osservare un minuto di silenzio ed esporre per l’intera giornata di lutto le bandiere istituzionali a mezz’asta e gli esercizi commerciali ad abbassare le serrande per l’intera durata del funerale e ad adottare ogni altra iniziativa volta a commemorare Silvia.

Gli organizzatori di tutte le manifestazioni, sono stati invitati a osservare un minuto di silenzio all’inizio di ogni evento che si svolgerà sul territorio comunale da oggi sino al giorno del funerale. «Ciascuno secondo la propria sensibilità, manifesti il proprio cordoglio» ha detto il sindaco di San Michele Pasqualino Codognotto «La nostra amministrazione» ha sottolineato «si impegna ogni giorno per questo territorio e per la sua gente: ritengo che questo sia un segno per dimostrare la vicinanza e la solidarietà di tutti alla famiglia Gobbato. Marco Cecchetto, l'amico di famiglia che aveva auspicato una veloce soluzione da parte dei carabinieri, dopo la cattura dell’assassino si è sentito sollevato come altri genitori che si stavano preoccupando per i loro figli joggers. «Speriamo a questo punto che ci sia una punizione esemplare» ha detto.

Lapidario il giudizio dell'ex sindaco Sergio Bornancin: «C'è sempre un segnale premonitore per ogni esplosione di violenza, un filo che seppur sottile qualcuno avrebbe dovuto cogliere» tuona Bornancin, «Invece la società è più propensa a lasciar correre e ora c'è il rammarico che questo modo di fare sia costato la vita a una giovane donna che la società non è riuscita a proteggere». «Casi come questo non sono facili da prevedere» ammette il consigliere comunale Evandro Zamarian «E difficile capire quale potenzialità offensiva si possa nascondere in personaggi che con una apparente tranquillità, riescono a dissimulare il proprio stato.

Claudia Flaborea, avvocato jogger, invita le donne a proseguire nell'attività sportiva, prestando magari maggior attenzione a chi si avvicina. «All'emancipazione della donna si è contrapposta la fragilità dell'uomo e la disgregazione della famiglia sia per la crisi economica che per la perdita dei valori che sta caratterizzando la nostra società» spiega «Non c'è più l'educazione al rispetto dell'altro, si vive un'esagerata competizione sociale, economica e professionale, e questo fa sì che, quando un giovane non raggiunge gli ambiziosi obiettivi che si era prefissato, sfoga la sua invidia in rabbia, in depressioni pericolose che portano al femminicidio, diventato ormai il frutto di una società malata».

 

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