San Camillo, la ricerca si fa in tre

L’ospedale San Camillo
L’ospedale San Camillo
 
LIDO.
Nuovo riconoscimento, sul fronte della ricerca, per l'Ospedale San Camillo degli Alberoni. Il Ministero della Salute ha infatti approvato, e di conseguenza finanziato, tre studi che permetteranno di perfezionare la riabilitazione in particolare nei pazienti colpiti da ictus e Parkinson, migliorando la quotidianità e l'inserimento sociale. Si tratta di studi che hanno ricevuto anche la valutazione della Agenzia Nazionale di Ricerca Sanitaria degli Stati Uniti.  Il primo progetto riguarda la riabilitazione dei disturbi del calcolo nei pazienti colpiti da ictus. Si tratta di uno studio coordinato dal professor Carlo Semenza. Il secondo toccherà invece la valutazione e il trattamento dei disturbi cognitivi (linguaggio, memoria, apprendimento) e comportamentali nei pazienti malati di Parkinson ed è coordinato dal dottor Angelo Antonini.  Infine, il terzo studio riguarda l'utilizzo dei sistemi di Brain Computer Interface associati alla Risonanza Magnetica Funzionale per il trattamento delle emiparesi conseguenti a ictus. In questo caso il lavoro è stato presentato dal dottor Andrea Caria, coordinato dal gruppo di lavoro del dottor Francesco Piccione e del professor Niels Birbaumer.  In tutto il Veneto sono stati diciassette i progetti approvati dal Ministero della Salute. Quelli del San Camillo, nello specifico, permetteranno di provare a migliorare la vita, nella quotidianità, dei malati di morbo di Parkinson o che sono stati colpiti da ictus. (s.b.)

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