Salvataggio in mare di una barca a vela con donne e bambini

ERACLEA
Imbarcazione in balia delle onde, la guardia costiera salva una famiglia in pericolo al largo di Eraclea. Una difficile operazioni in alto mare con gli uffici di Venezia, Jesolo e Caorle che hanno utilizzato anche un grande mercantile dirottato nel punto per far scudo alla più piccola imbarcazione da diporto che a confronto sembrava un guscio. La sala operativa della guardia costiera del veneto ha coordinato una lunga e impegnativa attività di soccorso in mare, a circa 8 miglia nautiche dal litorale di Eraclea Mare. Una barca a vela non riusciva più a tornare a riva, con a bordo 8 persone tra cui bambini e donne. Erano salpati la mattina da Cavallino, quando si sono trovati con il motore in panne, la barca in balia di vento forte e delle onde. Sul posto è giunta una motovedetta CP833 che ha coinvolto in un’operazione davvero unica una nave mercantile appositamente dirottata in zona. Dopo più di 5 ore di intensa attività i naufraghi sono stati portati in salvo. Un’avventura che non dimenticheranno.
L’attenzione della guardia costiera, che a Jesolo è coordinata dal comandante Francesco Sangermano, è iniziata con l’operazione “mare sicuro 2020”, organizzata e coordinata dalla direzione marittima di Venezia secondo linee di indirizzo dettate a livello nazionale dal comando generale. Si prevede un potenziamento della presenza di militari in servizio negli uffici e lungo tutte le acque litoranee e gli arenili di giurisdizione, con la conseguente implementazione dell’assetto operativo più adeguato possibile a garantire sicurezza e legalità. L’operazione mare sicuro 2020 è anche mirata a una tutela ambientale per le acque della costa veneta, con un occhio attento anche al settore alimentare.
Ciò prevede l’intensificazione dei controlli su tutta la filiera ittica fino alle attività di ristorazione che spesso sono passate al setaccio per la tutela del consumatore. L’invito è esteso anche al rispetto di ogni norma nazionale e regionale in materia di contrasto alla diffusione del covid-19, mentre si chiede di segnalare le potenziali situazioni di pericolo e le richieste di soccorso in mare o lungo le spiagge al numero blu “1530”, attivo tutto l’anno e gratuito sia da cellulare che da rete fissa. —
Giovanni Cagnassi
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