«Saltati i presupposti per l’alleanza non mi candido più»

San Donà verso le elezioni. Il vicesindaco Luigi Trevisiol «Troppe divergenze con il Pd, ma farò ancora politica»

SAN DONÀ. È il grande assente in questa campagna elettorale e fino all’ultimo non ha svelato i suoi piani per le elezioni. Un’omonimia aveva ingannato nelle liste del centrosinistra, ma alla fine il vicesindaco Luigi Trevisiol ha pronunciato il suo “gran rifiuto” e non correrà alle elezioni, né a fianco del sindaco uscente, Andrea Cereser, né con alcun altro. Resterà fuori anche se la politica non la metterà da parte.

«In questi giorni molte persone mi telefonano», spiega, «o mi fermano per chiedermi con chi mi ricandido o perché non continuo il mio impegno amministrativo. In questo momento ho deciso di fermarmi pur avendo vissuto un’esperienza positiva, che mi ha permesso di incontrare tante persone. Ho cercato di ascoltare tutti condividendo problemi, aspettative, desideri e ho fatto del mio meglio per dare risposte concrete».

«Mi scuso se non sempre sono stato all’altezza», aggiunge Trevisiol, «e spero che rimanga vivo il rapporto che si è creato con le associazioni sportive, con le associazioni combattentistiche, con la Protezione civile e con la Polizia locale, ma anche con i molti concittadini che sempre più numerosi in questi anni hanno apprezzato il mio modo di operare. Per ora mi fermo».

Poi il vicesindaco non risparmia una critica alla squadra di giunta in cui ha lavorato fino a oggi e in particolare al Pd con il quale i rapporti si sono incrinati fino alla rottura definitiva con Trevisiol che era entrato in maggioranza con la sua civica di centrodestra, perdendone una parte che faceva riferimento a Oliviero Leo, estromesso, e Anna Maria Babbo, passata all’opposizione. «Nella coalizione di centrosinistra sono venuti meno i presupposti per un’alleanza politica», afferma, «sono emerse divergenze sul modo di agire e pensare. Divergenze, mi preme ribadirlo, non a livello personale ma politico: io ho sempre vissuto la politica con un motto: “Più società e meno Stato” , che vuol dire più sussidiarietà, concezione che non trovo in molti aspetti del programma del centrosinistra. Per chi vuole rimango a disposizione per un confronto. Rimane vivo in me il desiderio di trovare nuove motivazioni», conclude il vicesindaco Trevisiol lasciando intendere che continuerà a fare politica, «per poter continuare con il mio impegno politico-amministrativo, assieme ai tanti amici che hanno condiviso questo percorso con me».

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