Safilo, stop cassa integrazione: in 488 lunedì 16 gennaio tornano al lavoro
Il 26 gennaio incontro sindacato-azienda per far luce sul futuro dell’azienda. Le Rsu: «Vogliamo sapere quali investimenti intende fare la proprietà»

Tornano in fabbrica, da domani (16 gennaio), i 488 dipendenti della Safilo di Santa Maria di Sala. I sindacati e la Rsu chiedono all’azienda un incontro urgente per cercare di far luce sulle prospettive future, in termini di investimenti.
Allo stabilimento Safilo di Santa Maria di Sala l’utilizzo della cassa integrazione è finito a dicembre 2022 e in queste prime due settimane dell’anno i lavoratori hanno utilizzato l’allungamento delle ferie per rientrare in azienda in due turni, per tornare cioè a pieno ritmo alla produzione.
Safilo Group Spa è un’azienda italiana leader nel campo della produzione e distribuzione di occhiali da vista, da sole e sportivi, maschere da sci e caschi da sci e bici, con sede amministrativa a Padova e stabilimenti produttivi in Veneto a Santa Maria di Sala e Longarone.
«Con lunedì 16 gennaio rientreranno in Safilo», spiega Giuseppe Callegaro, segretario generale Femca Cisl Venezia, «tutti i 488 lavoratori dello stabilimento di Santa Maria di Sala. Quello che si apre, il 2023 è un anno decisivo per il futuro dell’azienda. Ora le licenze con cui lavora sono solo Kering e la cinese Jimmy Choo. Vogliamo capire dall’azienda quale sia il piano industriale per i prossimi anni e se ci sono possibilità di importanti investimenti e sviluppi occupazionali, con ricadute che come sempre hanno ricadute sul territorio».
Proprio per questo motivo, i sindacati e le Rsu hanno chiesto e ottenuto ai vertici dell’azienda un incontro in tempi stretti, che è stato fissato per il prossimo 26 gennaio.
Dopo la crisi generata dagli anni più duri in cui infuriava la pandemia Covid, il mercato dell’occhialeria è in ripresa anche se gli equilibri a livello dei mercati sono in continua evoluzione. «Alla proprietà chiederemo», sottolinea Callegaro, «quali azioni concrete ha in programma per rilanciare lo stabilimento di Santa Maria di Sala da sempre fondamentale per l’intero gruppo dal punto di vista della produzione».
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