«Rendevi piena la vita», in 300 per l’ultimo saluto a Roberto Sangiovanni

Amici, parenti e colleghi venerdì nella chiesa di Noale per l’addio al 20enne morto in un incidente in sella alla sua moto. Palloncini in cielo e la commozione di chi l’ha conosciuto: «Era un ragazzo che sapeva amare, tutti»

Alessandro Abbadir
I funerali di Roberto Sangiovanni a Noale (Foto Pòrcile)
I funerali di Roberto Sangiovanni a Noale (Foto Pòrcile)

Tanti palloncini colorati, liberati nell’aria dal sagrato della chiesa di Noale, venerdì pomeriggio hanno ricordato Roberto Sangiovanni, il ragazzo di 20 anni morto a causa di un incidente sulla Noalese a Santa Maria di Sala, vicino a Stigliano. Il giovane era finito con la sua moto contro un’auto e, nonostante l’immediato ricovero all’ospedale dell’Angelo, non ce l’ha fatta. Nella chiesa dei Santi Felice e Fortunato a dargli l’ultimo saluto erano in 300: oltre ai famigliari, amici e colleghi di lavoro.

I funerali di Roberto Sangiovanni a Noale (Foto Pòrcile)
I funerali di Roberto Sangiovanni a Noale (Foto Pòrcile)

«Ci siamo conosciuti cinque anni fa», ha ricordato un’amica in chiesa, «Cinque anni di avventure, risate, discussioni, cinque anni che ci hanno legato molto. Eri la persona che rendeva la vita piena, con la tua simpatia e bontà. Abbiamo condiviso molti ricordi. Oltre che un amico Roberto era il fratello maggiore e il figlio di due bravissime persone, e voleva talmente bene alla sua famiglia che avrebbe dato anima e corpo pur di renderli felici. Purtroppo la vita è imprevedibile: oggi ci siamo, domani possiamo non esserci più. Quindi state vicini alle persone care. Vorrei che lo ricordaste come la persona che vi ha sempre strappato un sorriso, anche nelle situazioni peggiori, pieno di voglia di vivere e affrontare le peripezie».

I funerali di Roberto Sangiovanni a Noale (Foto Pòrcile)
I funerali di Roberto Sangiovanni a Noale (Foto Pòrcile)

Un amico delle scuole superiori, l’istituto Levi Ponti di Mirano, ha rievocato quegli anni affrontati al fianco di Roberto: «Amico mio, mi trovavo da solo nel mondo quando arrivai fuori da scuola, il primo giorno delle superiori. Non sapevo chi fossi, se saremmo stati in classe insieme, non sapevo neanche che un giorno ti avrei chiamato fratello. Eravamo due bambini spensierati. Siamo cresciuti tanto in quegli anni e l’unica cosa che riesco a ricordare è l’amore incondizionato e incontenibile che esprimevi per chiunque ti capitasse a fianco. Roberto è stato un uomo che ha amato, che trasmette amore nei nostri pensieri e ci lascia per il futuro una sola certezza: bisogna amare e vivere senza paura».

I funerali di Roberto Sangiovanni a Noale (Foto Pòrcile)
I funerali di Roberto Sangiovanni a Noale (Foto Pòrcile)

 

Don Sandro, parroco di Noale, ha ricordato invece la persona di Roberto, un giovane che fungeva da collante per tutti, un punto di riferimento per gli amici, i colleghi e la parrocchia: «Se suo fratello aveva bisogno di un giocattolo, glielo costruiva lui. Per anni è stato animatore al Grest e i ragazzi più piccoli, nonostante la differenza di età, avevano stretto un grande legame di amicizia con lui».

Tanti anche i colleghi della pizzeria da asporto Zeus, in cui Roberto lavorava come pony express: presenti in gran numero in chiesa, assieme ai parenti e agli amici hanno aspettato l’uscita della bara bianca per poi liberare nel cielo i palloncini colorati, un messaggio di saluto al giovane che non c’è più. Gli amici hanno infine fatto rombare i motori, accompagnando con le moto il feretro al cimitero di Cappelletta per la sepoltura. Roberto lascia la mamma Chiara, il papà Stefano, i fratelli Helena e Andrea.

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