Rito in latino negato. E' polemica

Mirano. Il vescovo dice no ai parrocchiani di Vetrego. «E' ostracismo»
La messa in latino che fu celebrata nella chiesa di San Leopoldo a Mirano
La messa in latino che fu celebrata nella chiesa di San Leopoldo a Mirano
 VETREGO.
Tradizionalisti in rivolta a Vetrego. Nella piccola parrocchia di San Silvestro della frazione di Vetrego alcuni fedeli «rompono» con la curia, che non consente di celebrare il giubileo sacerdotale del parroco col rito romano antico.
 In paese, dove è attivo un gruppo di cattolici fedeli al messale preconciliare, con rito in latino e canti in gregoriano, è polemica. Papa Benedetto XVI ha liberalizzato la liturgia antica e loro hanno subito chiesto la messa latina. L'occasione era la celebrazione del 1 maggio, festa della Divina Misericordia, ma soprattutto il 60 anniversario di sacerdozio del loro parroco don Pietro Mozzato. Il gruppo di parrocchiani, capitanati da Antonio Furlan, aveva chiesto, con l'accordo unanime dello stesso parroco, del consiglio pastorale e della corale di Vetrego, di festeggiare con una messa in rito romano antico. «La possibilità - spiega Furlan - è prevista dal documento papale Summorum Pontificum per le celebrazioni occasionali, per le quali non è neppure richiesta la presenza del cosiddetto gruppo stabile. Dal vicario generale della diocesi monsignor Giuseppe Rizzo però è arrivato il veto». Furlan e i suoi l'hanno presa male, parlando di ostracismo e disobbedienza al Papa da parte della curia. Fatto sta che monsignor Rizzo ha fatto sapere a don Pietro che la diocesi non gradiva, pare per valutazioni di tipo pastorale: alla piccola comunità il vicario ha cercato di spiegare che forse non è proprio questo il modo giusto per festeggiare il parroco. Ma tra i motivi (legittimi, perché è la diocesi a impartire le direttive), pare ci sia anche la volontà di rimanere il più possibile vicini allo spirito del Concilio vaticano. Obbediente, don Pietro ha annullato tutto. «Il vescovo - dice il parroco - è il pastore della diocesi e da lui vengono le scelte operative pastorali. Non mi ero opposto al rito antico e oggi accolgo con serenità le direttive diocesane». Ma i tradizionalisti ora incalzano la curia e vogliono capire perché il vescovo abbia proibito ciò che il Papa ha liberalizzato. A Mirano la sensibilità al recupero del rito «ad Deum» (perché celebrato verso il crocifisso, anziché all'assemblea) è in crescita. Nella parrocchia di San Leopoldo lo scorso novembre un gruppo di fedeli ha raccolto 50 firme e ottenuto di celebrare la messa in latino, prima volta in diocesi dalla riforma liturgica del 1970. Vi hanno partecipato oltre 400 fedeli.  

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