Rispunta Stefano Gavioli con il progetto di un nuovo terminal nell’area ex Sirma

PORTO MARGHERA.
Rispunta il noto e controverso imprenditore Stefano Gavioli, l’ex titolare della fallita ex Nuova Sirma di Marghera, dei cantieri navali Tencara e di un gruppo con un firmamento di società controllate, coinvolto a più riprese in diverse inchieste della magistratura veneziana e di altri capoluoghi italiani.
Stefano Gavioli, in qualità di amministratore unico della società Magazzini Generali srl – registrata alla Camera di Commercio di Venezia come esercente di “attività di gestione e locazione di beni immobili propri “ – ha presentato un progetto per la realizzazione di un nuovo terminal nell’area provvista di banchina portuale dell’ex Nuova Sirma rimasta di sua proprietà dopo il fallimento .
Da qualche mese, nell’area sono iniziati i lavori «finalizzati» secondo quanto si scrive nella nota all’ultimo bilancio depositato da Magazzini Generali srl «alla realizzazione di un polo logistico intermodale». Stefano Gavioli aveva acquistato la fabbrica di mattoni refrattari (con banchina portuale) nel 1999 dalla Saint Gobain, ma pochi anni dopo ha portato alla chiusura l’azienda, che occupava oltre 200 dipendenti.
Il progetto del nuovo terminal, ricadente nell’area di ambito portuale, è stato presentato all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale che – dopo avere valutato la compatibilità urbanistica del progetto con la pianificazione portuale e il Piano Operativo Triennale 2018-2020 – nei giorni scorsi ha emesso il decreto di convocazione della Conferenza di Servizi decisoria «in forma semplificata e in modalità asincrona».
«La conclusione positiva dell’avviato procedimento amministrativo per i lnuovo terminal» precisa il decreto dell’ente portuale «è subordinata all’acquisizione di pareri, intese, concerti, nulla osta o altri atti di assenso, comunque denominati, resi dalle amministrazioni e dagli enti preposti (inclusi i gestori di beni o servizi pubblici) necessari al rilascio da parte dell’Autorità di Sistema Portuale del provvedimento finale di autorizzazione unica all’esecuzione delle opere oggetto di valutazione».
I dettagli del progetto non sono ancora noti, ma si sa che si tratta di un terminal con banchina attrezzato per il settore “automotive” e, in ogni caso, si inserisce perfettamente nei nuovi vincoli previsti dalla variante urbanistica al “Piano di recupero di iniziativa pubblica” dell’area ex Sirma-Boschetto di proprietà del Comune di Venezia che le ha cedute alla controllata Veritas spa, in via della Meccanica a Marghera.
La delibera della Giunta comunale, approvata nel marzo scorso, introduce modifiche anche al Piano di urbanizzazione vigente che prevedono di aggiungere ai 33.369 metri quadrati di lotti esistenti, già destinati ad ospitare attività artigianali e produttive, ulteriori 35.143 metri quadrati di superfici di nuova realizzazione da assegnare ad aziende di autotrasporto e logistica per complessivi 68.512 metri quadrati. I nuovi lotti edificabili nell’area ex Sirma, previsti in un’area abbandonata e inutilizzabile (che era destinata ad uso “parco”, da qui il nome “Boschetto”), saranno serviti da una serie di opere di urbanizzazione di nuova realizzazione (strade, marciapiedi) e relativi sottoservizi. —
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