Rischio inquinamento dopo il cedimento della banchina Edison

Tecnici al lavoro per stabilire se la falda è in sicurezza Vanin (M5S): «Chiarie subito le cause e le conseguenze»  
La centrale termoelettrica, a ciclo combinato, di Marghera Levante ripresa dal canale che la separa dall'isola delle Tresse.
La centrale termoelettrica, a ciclo combinato, di Marghera Levante ripresa dal canale che la separa dall'isola delle Tresse.

Saranno i quattro piezometri, installati nei giorni scorsi su richiesta dell’Autorità di Sistema Portuale per monitorare i livelli della falda, a chiarire le cause e le conseguenze dell’improvviso cedimento del terreno. Il cedimento è avvenuto in prossimità della banchina della sponda del canale Ovest – su cui si affaccia la centrale Edison di Marghera Levante, in rifacimento – a qualche centinaio di metri dal punto della banchina in cui è stata scaricata la nuova mega turbina, di oltre 578 tonnellate, che farà funzionare la nuova centrale a turbo gas. La prima verifica riguarda la tenuta delle palancole del marginamento delle sponde, realizzato alcuni anni fa lungo tutte e due le sponde del canale Ovest per evitare il percolamento in laguna delle acque piovane che filtrano dai terreni contaminati di tutto il sito di interesse nazionale di Porto Marghera. Il monitoraggio costante della falda con i piezometri dovrà chiarire se c’è la presenza di acqua salata che filtra dalla laguna. Il terreno antistante il cordolo di cemento, a ridosso della banchina, è sprofondato di circa 60 centimetri, forse a causa – secondo i tecnici al lavoro – dell’acqua di falda che filtra dalla terraferma, malgrado la continua opera di emungimento (aspirazione) delle acque di falda – con pompe e un via vai continuo di autobotti costato ben 8 milioni alle aziende del Petrolchimico – in sostituzione delle opere di “retromarginamento” delle sponde, previste in tutto il sito di interesse nazionale, ma mai realizzate.

Secondo la senatrice Orietta Vanin (M5S), che ha annunciato una interrogazione parlamentare «il cedimento strutturale di una porzione di banchina in uno dei canali dell’area industriale di Marghera, ripropone in modo urgente la questione della sicurezza e del rischio inquinamento nella laguna di Venezia». «Il fatto è accaduto in prossimità della centrale di Edison» sottolinea la senatrice «dove la banchina è stata costruita, oltre dieci anni, fa dal Consorzio Venezia Nuova per conto del Magistrato alle Acque per mettere in sicurezza le aree contaminate di Porto Marghera ed evitare la contaminazione della laguna dall’inquinamento presente nei terreni. Per questo ho preparato un’interrogazione con cui chiedo ai tre ministeri competenti (Infrastrutture, Ambiente, Beni Culturali) cosa si intenda fare per chiarire le cause e per la massa in sicurezza dell’area dai possibili danni ambientali e per il ripristino dello stato di fatto con oneri economici a carico dei responsabili». —



Riproduzione riservata © La Nuova Venezia