Rio Galeazze, raccolta firme contro il progetto

Riparte la mobilitazione a Castello contro il progetto di riapertura del canale all’Arsenale: «No al taglio delle linee Actv»

Eugenio Pendolini
L’assemblea in via Garibaldi
L’assemblea in via Garibaldi

Riparte la mobilitazione della cittadinanza contro il progetto di riapertura del rio delle Galeazze, all’Arsenale per il passaggio del trasporto pubblico locale.

Dopo l’assemblea pubblica di giovedì in via Garibaldi, la lista civica Terra e Acqua ha dato il via a una petizione per evitare la riapertura e che raccoglie la preoccupazione dei residenti, raccolti in un comitato civico. Oltre ai rischi per la staticità delle case e degli edifici che affacciano sul rio, comprese le storiche torri dell’Arsenale, il timore dei residenti è legato anche alle possibili modifiche che tale progetto potrebbe comportare per il trasporto pubblico locale.

Come ribadito di recente anche dallo stesso primo cittadino, la riapertura del rio delle Galeazze potrebbe comportare una riorganizzazione della linea 4 che farebbe decadere le fermate di Giardini, Sant’Elena e San Pietro di Castello.

«Sosteniamo questa iniziativa di protesta nata dal basso dai residenti di Castello», spiega il consigliere comunale Marco Gasparinetti, «la preoccupazione de i residenti di essere privati di un servizio fondamentale è concreta. Senza contare i rischi che corre chi abita negli edifici che affacciano sul rio a causa delle continue vibrazioni che già in passato avevano provocato danni e avevano portato alla chiusura del rio».

Il progetto, finanziato con fondi del Pnrr, prevede il risanamento, il consolidamento e il ripristino strutturale dei marginamenti del bacino della Darsena dell’Arsenal Vecchio, dei Moli, del rio delle Stoppare e delle strutture delle fondazioni in acqua delle Torri della porta da Mar.

Prevista, poi, anche la generale riqualificazione del compendio attraverso la rimozione di tutte le opere provvisionali di messa in sicurezza quali i palancolati metallici posti a protezione delle rive; il ripristino della fruibilità degli specchi d’acqua dei bacini storici dell’Arsenale e, infine, il recupero dell’insieme di rive e fondamenta prospicienti i marginamenti sopraindicati oggetto d’intervento.

Gli interventi hanno, pertanto, come obiettivo il completamento della riqualificazione della direttrice di attraversamento acqueo nord-sud dell’arsenale vecchio. Recentemente, i costi del progetto sono stati rivisti al rialzo, portando così l’intero progetto ad oltre nove milioni di euro. I tempi stringono. E l’estate si preannuncia rovente anche per il futuro del rio delle Galeazze e, in definitiva, del sestiere di Castello.

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