Nonna Veneranda festeggia 109 anni: canta ancora il Piave e il Grappa
Crosato ha vissuto nel Trevigiano e a Cordenons, da qualche anno è a San Stino: Grazie al sindaco e a tutti quelli che sono venuti a trovarmi»

A 109 anni ama ancora cantare le canzoni del Piave e del Monte Grappa che le ricordano quand’era bambina. Grande festa domenica per Veneranda Crosato, conosciuta da tutti come Rina.
Vive in via Puccini a San Stino, ma è nata a Monigo di Paese. La sua abitazione ha sede proprio di fronte alla casa di Romano Pascutto, il poeta di San Stino, oggi ridotta a un cantiere.
Nonna Veneranda domenica in mattinata ha accolto con calore il sindaco Gianluca De Stefani. Si sono scambiati qualche battuta, sul tempo che passa e sulla giornata non proprio soleggiata.
Ancora oggi nonna Rina, cugina di secondo grado del sindaco di Cessalto, Emanuele Crosato, ama cantare le canzoni del Piave e del Monte Grappa che le ricordano il periodo in cui era bambina.
Ricorda bene le parole, canta con gioia e la memoria è ancora forte. Cosa potrebbe volere di più?
«È stato molto gentile il sindaco a venire a trovarmi» commenta ringraziando De Stefani. E poi, a chi le chiede quale sia il suo segreto: «Io mangio sempre a orario solo due volte al giorno, mi concedo un bicchierino di graspa e poi un riposino pomeridiano «Ricordo bene la mia infanzia a Treviso. E per passare il tempo ogni tanto mi metto a cantare».
Ha vissuto fino agli anni ‘30 a Monigo. Con sua nonna andava a comprare le candele in una fabbrica trevigiana che si chiamava Sacra Mora e oggi ha cambiato nome. Viaggi che duravano ore in bicicletta. Poi ha conosciuto il marito Narciso, ferroviere.
Hanno vissuto a Cessalto per 5 anni in frazione Sant’Anastasio, dove altri Crosato si erano trasferiti, tra cui suo fratello, nonno del sindaco cessaltese. Quindi per 25 anni a San Stino, poi altri 50 anni a Cordenons con il figlio Giovanni operaio alla Electrolux. Infine il ritorno a San Stino dalla figlia Loredana solo pochi anni fa.
Una storia bellissima. Nonna Veneranda ha la sua camera, guarda la televisione e ogni tanto legge ancora i giornali. Un vero monumento di sapienza.
«Grazie per essermi venuta a trovare» ripete a tutti. Attorno tutti brindano col prosecco. «Siamo orgogliosi di questo traguardo» dicono le nipoti «lei nel tempo ha avuto qualche piccolo problema, ma è ancora molto lucida».
Anche in Friuli si è festeggiato questo traguardo con una piccola festicciola. Per tutto il giorno però è stato San Stino il centro della festa. Parenti e altri amici di famiglia hanno rivolto gli auguri di persona.
«Al prossimo anno allora» hanno salutato le nipoti a tutti coloro che venivano a salutare la donna più longeva di San Stino e una delle più anziane in Veneto.
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