Rimborsi Iva sulla Tia Veritas gela gli utenti «Importi sulle bollette»

CHIOGGIA
Nonostante l’esultanza delle associazioni dei consumatori ed anche della consigliera regionale Erika Baldin che sottolineava la possibilità di ottenere il rimborso dell’Iva versata sulla Tia all’interessamento del Movimento 5 Stelle, Veritas gela gli entusiasmi e spiega che in realtà, se non arriveranno dallo Stato i soldi già versati a suo tempo, il gestore si troverà costretto ad aggiungere gli importi nelle bollette che pagheranno i cittadini. Come dire: i rimborsi sborsati da Veritas per soddisfare le richieste dei richiedenti, ritorneranno nelle casse dell’ente sotto forma di aumento delle bollette. Più che una vittoria, dunque, una beffa. Tutto nasce dal fatto che nel 2009 la Corte Costituzionale affermava che l’Iva sulla Tia non poteva essere applicata in quanto non si sarebbe potuto aggiungere una tassa (l’Iva) sulla tassa (la Tia). Sentenza ribaltata poi dal Dipartimento delle Finanze del Mef che riteneva legittima l’applicazione dell’iva sulla Tia ritenuta non una tassa, ma una tariffa. Corsi e ricorsi, con avvocati e associazioni dei consumatori scatenate e così, in Riviera del Brenta, dopo quanto deciso da alcuni giudici di pace, sono pure arrivati i primi assegni agli utenti privati che ne avevano fatto richiesta facendo esultare la Baldin e tutto il M5S. «Grazie all’impegno dei militanti 5 Stelle», spiegava Erika Baldin, «come Sabrina Cervi è arrivato il risultato sperato. L’Iva non era dovuta ed era stata richiesta ingiustamente ai cittadini ed ecco finalmente i primi rimborsi».
Nessuno però aveva fatto i conti con l’oste, ovvero con Veritas, che invece smorza subito gli entusiasmi. «La questione dei rimborsi dell’Iva sulla Tia», afferma il gestore, «è più complessa di quanto dichiarato da avvocati, commercialisti, associazioni di consumatori e consiglieri comunali. Stanno infatti arrivando ulteriori sentenze dei giudici di pace che impongono a Veritas di rendere l’Iva alle utenze domestiche che hanno presentato ricorso per ottenere il rimborso dell’imposta versata negli anni scorsi sulla Tia, tariffa sostituita poi dalla Tari, mentre le utenze non domestiche non possono chiederne il rimborso, dal momento che hanno già portato l’Iva in detrazione. Ma Veritas ha esclusivamente incassato l’Iva per conto dello Stato, senza trattenerla, e quindi si tratta di soldi che non sono nelle casse di Veritas, che l’ha correttamente applicata come più volte ribadito dallo Stato. Quindi è importante che si sappia che i rimborsi, con i relativi costi delle cause, finiranno per essere a carico della collettività, come prevedono i piani finanziari dei Comuni e quindi aggiunti nelle bollette». —
Daniele Zennaro
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