Rilancio, Superjet pensa a un nuovo aereo da 120 posti

Dopo lo stop del premier Matteo Renzi al disimpegno di Leonardo-Finmeccanica dalla società costituita con la russa Sukhoi, arriva la conferma indiretta del sottosegretario alla Presidenza del...

Dopo lo stop del premier Matteo Renzi al disimpegno di Leonardo-Finmeccanica dalla società costituita con la russa Sukhoi, arriva la conferma indiretta del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincent. «Il vertice di Leonardo-Finmeccanica, come quello di ogni altra impresa partecipata dallo Stato», ha voluto precisare, «decide le sue strategie industriali in totale autonomia, rispondendone all’insieme degli azionisti secondo un rigoroso approccio di mercato». Fatto sta che nel marzo scorso Mauro Moretti - amministratore delegato di Leonardo-Finmeccanica che ha come azionista di riferimento il ministero del Tesoro italiano - aveva annunciato in audizione alla Camera il proposito di ridurre drasticamente la partecipazione azionaria (51%) in una società indebitata, come Superjet, che al socio italiano lascia solo il marginale compito di rifinire gli interni e commercializzare i jet fabbricati in Siberia. Nel giugno successivo, però, Moretti era stato richiamato all’ordine dal premier Matteo Renzi prima dell’incontro avuto con l’onnipotente presidente russo Putin, durante il quale hanno parlato anche della joint-venture italo-russa, Superjet International, dalla quale Moretti si voleva smarcare del tutto. Da allora l’ad di Leonardo-Finmeccanica ha ricominciato a valutare la possibilità di restare e addirittura rafforzare l’alleanza con i russi alla luce della ricapitalizzazione fatta da Scac per risanare i debiti e mettere in grado Sukhoi - socia dell’ex Alenia, ora ridotta ad un dipartimento di Leonardo-Finmeccanica - di allargare la produzione dall’attuale Superjet. Si pensa ad un modello più grande,da 120 posti, pronto a debuttare sul mercato entro il 2020 per fare concorrenza ai rivali di sempre, Embraer e Bombardier, con l’obbiettivo di entrare a pieno titolo nel mercato aereo europeo e americano dopo i contratti sottoscritti con la messicana Interjet e l’irlandese CityJet per l’acquisto decine di SSJ100. Del resto, l’accordo per la produzione dell’SSJ100 è nato nel lontano 2007 e rappresenta il più prestigioso programma di partnership, in ambito aeronautico civile, mai stipulato tra Europa e Russia. Dalla collaborazione tra le due aziende aeronautiche nasceva la joint venture SuperJet International, che Finmeccanica e il Governo italiano ufficializzavano il 2 agosto 2007 alla Camera dei Deputati, decidendo che avrebbe avuto sede a Venezia.

I primi a voler capire come stanno effettivamente le cose sono i sindacati dei metalmeccanici di Cgil e Cisl che chiedono da tempo un incontro chiarificatore, che per ora non hanno ottenuto, con i vertici di Leonardo-Finmeccanica. (g.fav.)

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