Ricciardi si è spento a 96 anni Era l’ortopedico della città

Si è spento a 96 anni il professor Luigi Ricciardi, ortopedico di fama internazionale, per vent’anni primario di Ortopedia dell’ospedale Umberto I di Mestre. Laureatosi a Padova nel ’49 e specializzatosi a Bologna presso gli Istituti ortopedici Rizzoli, Luigi Ricciardi era stato allievo prediletto del professor Pais, uno dei padri dell’ortopedia moderna. A soli 36 anni divenne primario del reparto di Ortopedia dell’Ospedale civile di Cosenza, che diresse dal ’62 al ’75. Trasferitosi a Mestre, ha diretto il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Umberto I dal 1975 al 1995, due decenni nei quali l’ortopedia mestrina è stata un punto di riferimento nazionale e internazionale per il trattamento di diverse patologie, in particolare per il trattamento delle fratture con i fissatori esterni. AlloUmberto I il professor Ricciardi dirigeva un reparto di 90 letti con un’équipe di 13 medici.
Appassionato studioso e innovatore, aveva ideato un percorso di trattamento che prevedeva la riduzione della frattura in sala operatoria con l’applicazione del fissatore esterno e l’evoluzione del callo di frattura attraverso uno studio ecografico ed estensimetrico, ricercando in tal modo la guarigione biologica della frattura.
Altro campo di interesse di Luigi Ricciardi è stata la chirurgia protesica dell’anca: primo ortopedico in Italia a impiantare una protesi dell’anca nel cane, ha ideato in seguito una protesi a vite che è stata utilizzata per molti anni in diverse scuole di Ortopedia in Italia. Il professor Ricciardi ha ricoperto importanti cariche a livello nazionale e internazionale. Nel 1986 è stato il primo ortopedico ospedaliero a essere presidente unico del Congresso nazionale italiano, che all’epoca si svolse al Lido. È stato inoltre vicepresidente della Società italiana di Ortopedia e traumatologia dal ’92 al ’94.
Nel periodo trascorso all’ospedale di Mestre, sua città natale alla quale era molto legato, ha operato migliaia di suoi concittadini. Ancora oggi viene ricordato per le sue riconosciute capacità chirurgiche ma, soprattutto per la grande umanità che ha caratterizzato la sua figura di medico. «È stato mio padre e mio maestro, per me è una perdita doppia», spiega il figlio Alberto Ricciardi, primario di Ortopedia all’ospedale Civile, «Siamo cinque fratelli e fin da quando era bambino, il suo sogno era vedermi ortopedico. Voleva bene indistintamente a tutti i miei fratelli, con me aveva un rapporto particolare dal momento che aveva dato la vita all’ortopedia e ai suoi pazienti. Mi ha insegnato a comportarmi con i miei colleghi, con i pazienti, in sala operatoria. Dal 1993 al 1995 sono stato suo assistente ospedaliero prima di diventare ricercatore universitario».
Il funerale del professor Luigi Ricciardi è in programma domani, alle 11, nel Duomo di Mestre. —
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