Riapre la gelateria Giulia nel ricordo di Alessandro

NOVENTA
Riaprirà domani la “pasticceria gelateria Giulia” a Noventa di Piave. Dietro all’inaugurazione, attesa anche come un simbolo di rinascita, soprattutto in questo periodo, c’è una storia toccante, quella di una mamma che è voluta tornare al lavoro dietro al banco per i suoi figli e nel ricordo del loro papà Alessandro Bordon, morto prematuramente a 37 anni lo scorso gennaio.
Il locale di Noventa era stato aperto nove anni fa dalla giovane coppia, Alessandro e Veronika, con il nome della loro figlia “Giulia”, di 3 anni. In brevissimo tempo la gelateria di Noventa era diventata punto di riferimento di tantissimi cittadini non solo noventani, ma anche dei paesi limitrofi. Poi arrivavano clienti che, andando al mare, si fermavano a mangiare il gelato artigianale, pasticcini, biscotti, torte per ogni ricorrenza.
Nel frattempo è nato anche il secondo figlio, Marco, e la famigla si è allargata.
Mamma Veronika lavorava anche con il pancione fino al giorno del parto. Poi la morte di Alessandro e la chiusura, il buio che è calato su questa famiglia un tempo felice.
«I nostri figli sono cresciuti nella gelateria», ricorda Veronika,«con tanti sacrifici, ma molte soddisfazioni. A gennaio i miei bambini hanno perso il papà Alessandro. Le saracinesche si sono abbassate, le luci sono rimaste spente».
Il dolore per la scomparsa di Alessandro non ha colpito solo la famiglia, ma anche tantissimi affezionati clienti, amici della gelateria, che era diventata nel frattempo uno dei simboli del paese.
Veronika non pensava di trovare la forza in un momento così difficile della loro vita. «Ringrazio tantissime persone del paese che mi hanno incoraggiata”», spiega, «che ci hanno aspettato per veder tornare la vita in via Roma, in quel posto allegro che dava gioia a tantissimi bambini. Quel posto che era punto di incontro per tante persone con la scusa di un buon gelato e due chiacchiere. Il desiderio di Marco, che ora ha 7 anni, e Giulia che ne ha 11, era di aprire la “loro gelateria”. Un desiderio troppo grande nel ricordo del loro papà e incoraggiante per me. Ora è arrivato il momento. Il locale riaprirà giovedì con lo stesso nome, tutto come prima. La vita continua», conclude Veronika, «e chissà che in futuro anche mio figlio Marco un giorno diventerà gelataio anche lui». —
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