Residenti iscritti all’Aire pagano le tariffe da turisti
I veneziani iscritti all’Aire, l’anagrafe italiana residenti all’estero, pagano un biglietto Actv alla stessa tariffa dei turisti. E cioè 7,50 euro per una corsa in battello. Anche se, al contrario dei turisti, sono esentati dal pagamento della tassa di sbarco da poco approvata da Ca’Farsetti. È l’incongruenza ancora oggi esistente segnalata agli uffici comunali da Marino Chiozzotto, residente al Lido. Che, a dicembre 2018, ha sollevato la questione agli uffici comunali. Tanto più dopo l’approvazione della delibera con cui la Giunta ha adeguato i costi della tessera VeneziaUnica. Secondo le nuove tabelle, il rilascio oggi costa 100 euro (prima erano 50 euro) contro i 10 euro dei residenti nel Comune. «Personalmente» spiega «non ho nulla in contrario a far pagare un po’di più chi gode delle bellezze della nostra città che così poco contribuisce al suo mantenimento. Mi sarei aspettato però, che il Comune correggesse una evidente mancanza già presente sulla vecchia delibera. E cioè il trattamento riservato a quei veneziani nati a Venezia che, per motivi di lavoro, risiedono all’estero e sono iscritti all’Aire. Quando rientrano in città, vengono trattati alla stregua di turisti». SReplica l’assessore Michele Zuin: «C’è la volontà di risolvere il problema. Ma c’è una difficoltà nel capire e scremare i reali numeri di veneziani iscritti all’Aire». —
E.P.
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