Residenti di Punta Poli «Viviamo nel degrado, tra rifiuti e camion»

CHIOGGIAPunta Poli terra di nessuno. A nulla è valso l’appello lanciato qualche mese dai residenti della parte più settentrionale dell’isola dei Canali, dove si trova il mercato ittico all’ingrosso,...

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Punta Poli terra di nessuno. A nulla è valso l’appello lanciato qualche mese dai residenti della parte più settentrionale dell’isola dei Canali, dove si trova il mercato ittico all’ingrosso, per migliorare una situazione che continua a farsi sempre più pesante. Residenti sempre più esasperati e situazione vicino al collasso senza, per il momento, vedere l’ombra di una soluzione. «Speravamo», dicono gli abitanti di Punta Poli, «che potesse migliorare qualcosa, ma in realtà le cose sono peggiorate. Punta Poli continua a essere soffocata dal traffico pesante, in un’area dove vivono diverse famiglie. Avevamo denunciato la presenza di immondizie e di carcasse di barche. Ebbene i relitti delle barche sono ancora lì, nessuno li ha rimossi e l’area continua a essere invasa dalle erbacce. Avevamo chiesto l’autogestione del verde di Punta Poli, ma la nostra proposta è stata bocciata e quindi siamo costretti a vivere nel degrado» .

Altro pericolo è rappresentato dagli enormi tir che servono il mercato ittico. «I camion», proseguono i rappresentanti dei residenti, «continuano ad arrivare fino in fondo a Punta Poli per poi girarsi, fare inversione di marcia e ritornare lungo il mercato ittico. È difficile convivere con questi bestioni che sfiorano le nostre case quotidianamente. Capiamo che non è una soluzione semplice perché purtroppo la strada in fondo diventa un imbuto, ma noi abbiamo paura anche per i nostri bambini che giocano spesso all’aperto. In un attimo può accadere una tragedia. Certo è stata asfaltata la strada del mercato ittico, ma era una cosa già in programma da tempo. Non solo, ma poi si pensa a realizzare un nuovo punto di sbarco che non capiamo a chi possa servire, visto che le ditte già sono attrezzate, che porterà nuovi tir a Punta Poli. E come se non bastasse quest’estate ci sono stati pure i camper in sosta abusiva. Peggio di così si muore» . —

Daniele Zennaro

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