Reportage su Rai Tre dà voce agli 11 abitanti di Torcello

TORCELLO. Alfio e Sandra raccontano di quando si sono conosciuti sui banchi della scuola elementare che allora c’era (da anni, non più) e da allora sono sempre assieme, con il loro banco di souvenirs...

TORCELLO. Alfio e Sandra raccontano di quando si sono conosciuti sui banchi della scuola elementare che allora c’era (da anni, non più) e da allora sono sempre assieme, con il loro banco di souvenirs davanti alla basilica di Santa Maria Assunta: «Siamo isolano, non isolati. Siete fuori dal mondo? No abbiamo il mondo a casa tutto il giorno». Loro sono le voci che aprono “La Prima Isola”, reportage radiofonico che racconta Torcello attraverso i ricordi dei suoi undici abitanti e di chi ci lavora: un audiodocumentario realizzato dal giornalista del “La Nuova di Venezia e Mestre” Francesco Furlan e dalla giornalista Vera Mantengoli, collaboratrice del giornale. Un reportage che oggi Radio Tre trametterà alle 19 nell’ambito del programma “Il cantiere” e che (prossimamente) si potrà seguire in versione integrale sul sito del giornale, www.nuovavenezia.it. Molte le voci che raccontano il travaglio e l’orgoglio di un’isola bellissima, il primo sito abitato della laguna, visitato da migliaia di turisti, ma che all’imbrunire si svuota. «Ho abitato qui sei anni, ma alla fine con tre bambini piccoli ci siamo dovuti trasferire a Burano», racconta Simone, custode dei beni patrimoniali della Curia nell’isola. «A papa Benedetto che me lo chiedeva», ricorda don Ettore Fornezza, «ho detto che metà dell’isola frequenta la messa. Mi ha chiesto: ma ci stanno? Ho risposto: anche larghi, sono sei! Ma qui vengono in molti a spossarsi, anche dall’estero, per un legame con l’isola: chi vi ha studiatoa rte, chi aveva parenti». Tra le voci anche quella di Bonifacio Brass, titolare della celebre Locanda Cipriani: «Mio nonno Giuseppe Cipriani è prese questa casa con rivendita di vino e olio nel 1931 non c’era luce, acqua, gas e con la sua “lucida follia” la trasformò».

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