«Remi e forcole per gondole e sandoli da Venezia agli Stati Uniti»

VENEZIA. I primi diciotto sono già stati spediti. Altri diciassette stanno per essere ultimati e a poi prenderanno il volo per andare Oltreoceano negli Stati Uniti. Sono remi per voga alla veneta, per le gondole.
A costruirli sono stati Saverio Pastor e il socio Pietro Meneghini. Li hanno fatti per società e associazioni che negli Stati Uniti organizzano e gestiscono in varie località servizi di gite e giri in gondola.
«Oramai si lavora più per l’estero che per Venezia» dice Saverio Pastor, che con la sua bottega Le Fórcole in Fondamenta Soranzo a Dorsoduro, è uno dei quattro rémèr rimasti in laguna «In città non si lavora molto e il fatto che voga alla veneta e gondole siano state esportate all’estero apre nuovi e interessanti scenari. Del resto in laguna si voga sempre meno».
Da almeno quarant’anni alcuni americani hanno portato delle gondole per uso ricreativo oltre Oceano.
Il pioniere è sicuramente Michael O’Toole che nel 1981 si mise a organizzare gite con una sorta di gondola a cui aveva applicato un motore, a Long Beach, in California. Ora gestisce il Gondola Getaway, società che quotidianamente scorrazza nelle acque intorno alla località californiana innamorati e famiglie in gita.
Con il tempo le gondole di Michael sono diventate quasi tutte delle “vere gondole” e vengono vogate alla veneta.
Se O’Toole è un pioniere, chi ha contribuito a dare un grande impulso alla diffusione di questa imbarcazione negli Stati Uniti è stato Greg Mohr: pure lui negli anni Ottanta s’inventa un lavoro da gondoliere ma soprattutto crea l’associazione tra i gondolieri americani.
All’associazione hanno aderito una ventina di compagnie che si occupano di turismo utilizzando l’imbarcazione tipica veneziana e sandoli in vari stati dell’America del Nord. E poi degno di nota è anche Sean Jamension che ha la compagnia più importante. Censite ufficialmente in attività, ci sono negli Stati Uniti, poco più di 200 imbarcazioni tra sandoli e gondole.
Impulso c’è stato poi quando dei buraneli, con in testa Bepi Suste, per sancire il gemellaggio tra Burano e i vigili del fuoco di New York dopo le Torri Gemelle, vogarono con delle gondole sul fiume Hudson. Ambasciatori di un’arte tutta veneziana di costruire particolari imbarcazioni asimmetriche e tutto l’occorrente per vogarle.
Da tempo a Venezia chi ha bottega deve fare i conti con chi realizza remi, anche forcole, in maniera abusiva. E non solo per gli amici o per sistemare da volontario quelli delle remiere. E questo di certo non aiuta chi deve pagare tasse per mantenere l’attività in regola. Più o meno è sempre stato così, solo che in momenti di crisi la cosa si fa sentire in maniera più pesante. L’effetto Vogalonga, nel tempo, ha consentito di promuovere la voga alla veneta in varie parti del mondo, Europa in primis. Ci sono imbarcazioni veneziane a Londra, a Parigi ma pure in repubblica Slovacchia. Si vedono sandoli e batele sul Tamigi ma pure sulla Senna. E per queste barche le forcole arrivano nuove da Venezia come le stesse che sta realizzando Pastor per clienti francesi e slovacchi.
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