Redentore, deroga per i trasportatori Ma ci vogliono i titoli

Una deroga per i barconi la notte del Redentore. Potranno andare alla festa imbarcando le persone le barche da lavoro (i tradizonali «topi») che lo scorso anno erano rimaste escluse per il timore di sanzioni. L’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo ha comunicato ieri di aver raggiunto un’intesa con Regione e Capitaneria di porto per la concessione di un permesso temporaneo. Sarà rilasciato dagli uffici della Mobilità a tutti coloro che saranno in possesso delle autorizzazioni necessarie. Grande la soddisfazione di Bergamo, che ha ricordato come l’amministrazione abbia voluto ripristinare una tradizione che lo scorso anno si era interrotta. Qualche perplessità da parte delle associazioni di categoria. «Apprezziamo lo sforzo fatto dal Comune», dice il presidente dei trasportatori artigiani di Venezia , «ma il problema resta. Se la barca trasporta più di 12 persone non valgono le regole del diporto. Dunque occorre mettersi in regola, avere la patente per il trasporto persone, acquistare salvagenti e dotazioni di sicurezza per il trasporto persone. Una spesa di almeno 5-600 euro».
Ma le barche da trasporto più piccole potranno usufruire della deroga. Un incentivo anche a utilizzare barche tradizionali, tenendo ai margini i Gran Turismo e i pescherecci che arrivano da Chioggia e Jesolo carichi di turisti. Sono già in corso i preparativi per le ordinanze della notte del Redentore (il terzo sabato di luglio quest’anno è il giorno 20). Il Bacino sarà interdetto alla navigazione a partire dalle 20, diviso come sempre in settori. Davanti, più vicine alle zattere che sparano i fuochi le barche a remi e le piccole barche a motore tradizionali. Più indietro i «topi» e le barche più grandi, in ultima fila i barconi e i Gran Turismo. Si tenta di mantenere viva una tradizione secolare, cominciata con i ringraziamenti per la fine della peste del 1576. Un problema è il progressivo cambiamento della tipologìa di barche. Sempre meno quelle a remi, sempre di più quelle a motore cariche di turisti. Un gruppo di operatori delle Zattere e della Giudecca ha annunciato la richiesta al sindaco e al prefetto di vietare i rumori e la musica tecno ad alto volume. Che disturba gli ospiti che si vogliono godere i fuochi dalla riva e produce pericolose vibrazioni.
Alberto Vitucci
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