Re dei pasticcini, ma con i conti in rosso

Due anni fa la società di Andrea Zanin è fallita, poi il tentativo di approdare in Piazza Ferretto
Andrea Zanin
Andrea Zanin
 
La società di cui era a capo il noto pasticcere mestrino Andrea Zanin è stata dichiarata fallita già due anni fa: il curatore fallimentare, il commercialista mestrino Piero De Bei, dopo aver fatto i conti, ha segnalato che il passivo della «Roman srl», questo il nuovo nome della sociatà che prima si chiamava «Andrea Zanin srl», è di poco superiore ai due milioni di euro.
 Il Tribunale civile di Venezia, nel novembre di due anni fa, aveva posto fine alla vita della società a causa dei debiti che non riusciva a pagare, presumibilmente dopo che il pasticcere mestrino aveva fatto il passo più lungo della gamba dal punto di vista economico-finanziario. A dargli il colpo finale era stata la scelta di ristrutturare in grande stile e aprire una vera e propria boutique del dolce e del caffè nel cuore del centro storico lagunare, in campo San Luca, esercizio gestito fino a quel momento da Piero Rosa Salva.  Nello stesso modo si sta concludendo un'altra avventura che Zanin aveva intrapreso, questa volta a Treviso, dopo aver ereditato la storica pasticceria Casellato in Portico oscuro, a due passi da piazza dei Signori. Resta, invece, aperto lo storico negozio di via Bissuola, dove il padre di Andrea ha iniziato la scalata, e il laboratorio poco distante. A gestire, dopo il fallimento del 2009 della «Roman srl», i punti vendita di Mestre e Treviso è stata una società, la «Arcos», che fa capo sempre a Zanin e che ha ottenuto dal curatore fallimentare l'affitto d'azienda.  La situazione economico-finanziaria del pasticcere mestrino non è sicuramente rosea con quel fallimento alle spalle, eppure si è infilato in un'altra avventura, quella di gestire l'ex Antica Pasticceria Marini in piazza Ferretto. Ma, evidentemente, le cose non sono andate come lui riteneva potessero andare. A dicembre, aveva aperto al posto dello storico e non meno noto marchio mestrino. Un ritocco al locale per il nuovo corso nel salotto di Mestre. Ma chi passa in questi ultimi giorni, però, ha notato che al posto dell'insegna Zanin, è tornata la scritta della famiglia Marini.  Ora responsabile dell'attività è Cristiano Lugato. Secondo Lugato Marini non se ne sarebbe mai andato da lì e l'insegna con il nome di «Zanin» all'entrata non avrebbe dovuto starci. Si sarebbe trattato, in sostanza, di un «intermezzo temporaneo». Zanin aveva avuto un regolare contratto d'appalto commerciale e temporaneo. Ma la nuova gestione non sarebbe andata a buon fine e la cessione non sarebbe stata perfezionata. Motivo per cui l'insegna dopo un po', in attesa di un cambio che finora non è arrivato, sarebbe tornata ad indicare «Marini».

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