Rapinò la banca col taglierino, 3 anni e 3 mesi

Alessandro Sambo agì con un complice alla filiale Intesa delle Zattere. Riconosciuto dal neo

Aveva rapinato, con l’aiuto di un complice, la filiale di Banca Intesa San Paolo alle Zattere. Era il 15 gennaio 2016. Ieri per Alessandro Sambo, veneziano di 40 anni, pregiudicato, è arrivata la condanna: tre anni e tre mesi di reclusione, a fronte della richiesta di tre anni e sei mesi fatta dal pubblico ministero Stefano Ancilotto al termine della sua requisitoria.

Il tribunale collegiale, presieduto da Stefano Manduzio, ha deciso di ridurre leggermente la pena. Il colpo alla filiale delle Zattere era scattato alle 12.30. Alessandro Sambo e il complice Sebastiano Boscolo (39 anni, pregiudicato della Giudecca), avevano fatto irruzione nell’istituto di credito con il volto parzialmente coperto. Uno aveva in mano un taglierino. Dopo aver minacciato gli impiegati, i due erano riusciti a farsi consegnare 3.500 euro, per la maggior parte in monete da 1 e 2 euro, finiti in un borsone blu di plastica che era stato ritrovato dai poliziotti nel corso della perquisizione a casa di uno dei rapinatori, alcuni giorni dopo il blitz, quando era stato stretto il cerchio attorno ai due responsabili. Durante il sopralluogo erano stati trovati anche alcuni degli abiti indossati dai due durante l’assalto, ma non i soldi: Sambo e Boscolo, infatti, avevano speso tutti i 3.500 euro lo stesso pomeriggio della rapina, giocando alle slot machines.

La fuga dopo la rapina era stata a dir poco rocambolesca visto che il borsone con le monete era molto pesante. Le telecamere di videosorveglianza puntate sulle Zattere avevano ripreso i due mentre scappavano in modo goffo. A un certo punto avevano pure preso un carrello portapacchi per agevolare il trasporto. Durante la fuga si erano separati: uno di loro aveva rubato una piccola imbarcazione ormeggiata nelle immediate vicinanze della banca, mentre l’altro era scappato a piedi verso San Basilio.

Alessandro Sambo, allora denunciato a piede libero, era stato riconosciuto grazie a un neo sul naso. Il complice Sebastiano Boscolo, invece, era stato arrestato. Ieri è arrivata la condanna per Sambo, che nel 2010 era già stato condannato sempre per rapine messe a segno in centro storico. (ru.b.)

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