Addio a Ignazio Baldan, fondò il calzaturificio Caravelle
Aveva 86 anni, risiedeva in Riviera a Fiesso d’Artico. Lascia la moglie Fiorella, i figli Cinzia e Filippo e i nipoti. Il funerale giovedì nell’azienda di Noventa Padovana

Addio all’età di 86 anni a Ignazio Baldan storico patron del calzaturificio Caravelle di Noventa Padovana fondato nel 1962. L’uomo risiedeva in Riviera a Fiesso d’Artico con la moglie Fiorella.
A raccontare chi fosse l’imprenditore è il figlio Filippo che ora gestisce il calzaturificio con lo zio Mario e la sorella.
L’azienda fu fondata a Vigonovo con una dozzina di lavoratori, soci compresi. Caravelle si era trasferita prima a Tombelle, nel 1964, poi a Fiesso nel 1967.
«Mio papà», racconta il figlio, «fondò questo calzaturificio nel 1962. È sempre stato un innovatore nel suo campo. L’azienda nel corso del tempo si è sempre più ingrandita portando il valore della Riviera del Brenta e del made in Italy in Italia e all’estero. Socio del calzaturificio fin da quando si trovava a Fiesso è stato il fratello di mio papà, Mario, che ancora è cotitolare».
Dalla fine degli anni Novanta all’inizio del Duemila l’azienda ha cominciato a lavorare con tutti i grandi brand nazionali ed esteri del settore e negli ultimi anni l’azienda si è spostata a Noventa in via Noventana.
Racconta il figlio Filippo: «La nostra azienda si è affermata in Italia, nei mercati del Nord Europa e degli Stati Uniti, trovando riconoscimento in Medio Oriente e Giappone».
Oggi conta oltre 70 dipendenti e lavora per le maggiori griffe internazionali. L’ultimo saluto a Baldan, scomparso per una malattia, avverrà nel calzaturificio a Noventa giovedì mattina alle ore 9.30 con una cerimonia religiosa nel parco dell’azienda allestito per la cerimonia. «La scelta di fare il funerale qui», racconta il figlio, «è per omaggiare mio padre: l’azienda è sempre stata la sua vita».
Cordoglio per la morte dell’imprenditore dal sindaco di Fiesso Marco Cominato e da quello di Noventa Marcello Bano. L’uomo lascia la moglie Fiorella, i figli Cinzia e Filippo, e i nipoti.
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