Rapine alle banche sette in manette

Assalti nelle banche di Firenze e del Veneto, la polizia sgomina una banda di rapinatori trasfertisti. Sette le ordinanze di custodia cautelare eseguite dalla Squadra Mobile di Firenze in...

Assalti nelle banche di Firenze e del Veneto, la polizia sgomina una banda di rapinatori trasfertisti. Sette le ordinanze di custodia cautelare eseguite dalla Squadra Mobile di Firenze in collaborazione con i colleghi della Mobile di Venezia. Delle sette persone destinatarie dell’ordinanza, tre sono finite in carcere e quattro sono state messe ai domiciliari. Gli investigatori veneziani ieri mattina hanno arrestato Armando Restuzza, 56 anni, catanese e il mestrino Nicola Bertotti, 42 anni. I due sono stati messi ai domiciliari.

Si tratta di una banda di rapinatori trasfertisti, la maggior parte dei quali di origine siciliana. I sette sono gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di rapina, furto e lesioni.

Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo toscano, gli indagati erano soliti entrare in tre nei locali, con un “palo” all’esterno, in contatto telefonico con i complici tramite utenze “citofono”, con il compito specifico di avvisare dell’eventuale ingresso di ulteriori clienti, che venivano puntualmente privati dei cellulari e in alcuni casi chiusi a chiave all’interno di stanze della struttura. Poi, i dipendenti venivano costretti a digitare i codici di sblocco delle casseforti, talvolta attendendone l’apertura temporizzata. Dopo aver consumato la rapina, i banditi lasciavano perdere le proprie tracce tornando a Catania, tramite un pullman di un’azienda di trasporto privato, confondendosi tra gli ignari viaggiatori. Gli arrestati avrebbero commesso almeno sette colpi nelle province di Firenze, Venezia e Verona.

La banda è infatti sospettata di vari episodi tra cui la rapina di ottobre alla Carige di Venezia, durante la quale un dipendente della banca è rimasto ferito e sono stati portati via 10.000 euro e la rapina di dicembre all’istituto di Credito Cooperativo di Marcon-Venezia di Chirignago, nel corso della quale furono rapinati 82.000 euro. Dopo quel colpo i banditi vennero arrestati mentre si stavano spartendo il denaro in un’abitazione. Infatti i poliziotti fiorentini avvisarono i colleghi di venezia del fatto che il gruppo era salito a Mestre per mettere a segno un colpo. I poliziotti della Mobile veneziana riuscirono a intervenire senza colpo ferire.

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