Rapinarono la pizzeria, condannati

Martellago. Tre anni e quattro mesi a Sarro e all’albanese Beiqiraj per l’assalto e gli spari in aria a “La Fornace”

MARTELLAGO. Tre anni e quattro mesi ciascuno. Questa la pena alla quale il giudice veneziano Barbara Lancieri ha condannato i due indagati ritenuti responsabili della rapina alla pizzeria-ristorante «La Fornace» di via Castellana, a Martellago, la sera del 17 febbraio dello scorso anno. A chiederne il giudizio e ieri la condanna è stata il pubblico ministero Angela Masiello. Mario Sarro, 45 anni, originario di Roma, ma residente a Trebaseleghe, e l’albanese Dorian Beiqiraj, 36 anni residente a Noale, erano stati bloccati subito dagli stessi titolari del locale.

Era sabato sera, il ristorante aveva chiuso i battenti. All'interno i due titolari Giuseppe e Antonio De Stefano, un loro amico e i cinque dipendenti. Sono impegnati a fare le pulizie e a mettere in ordine. All'improvviso fanno irruzione nel locale due uomini. Sono incapucciati. Entrambi hanno una pistola in mano. Una dei due pronuncia in italiano: «Fermi questa è una rapina». Uno si dirige spedito verso il bancone e al registratore di cassa. I due hanno scelto di colpire il sabato sera sapendo benissimo che è una delle sere della settimana che rende maggiormente ai locali. Il bandito in maniera decisa oltrepassa il bancone. E da qui, per i due rapinatori è l'inizio della fine. Infatti Giuseppe De Stefano reagisce. Lo afferra alle spalle e lo butta a terra. Ne nasce una colluttazione durante la quale al bandito scappa di mano la pistola, che finisce a qualche metro dai due che si stanno azzuffando. Il complice, rimasto sulla porta a fare da palo, intuisce ben presto che le cose per il compare si stanno mettendo male e, per aiutare l'amico, spara in aria alcuni colpi di pistola. I proiettili si conficcano su un trave del soffitto. L'effetto dei colpi, sparati per intimorire i presenti e fare in modo che l'amico si liberi dalla presa del ristoratore, ottengono l'effetto contrario. Infatti anche gli altri presenti, vista la reazione di Giuseppe, saltano addosso al secondo bandito. Altra zuffa durante la quale con il calcio della pistola il bandito rompe la vetrina d'ingresso della pizzeria. Mentre i presenti riescono a bloccare i due banditi, che ben presto vengono immobilizzati, qualcuno dal locale ha avvertito il 112. Sul posto, pochi minuti dopo, arriva la pattuglia dei carabinieri di Scorzè, in zona per il normale servizio di controllo del territorio.

Nel giro di poco in via Castellana, arrivano anche due pattuglie del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Mestre. I due banditi sono immobilizzati e in manette portati in caserma a Mestre. (g.c.)

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