Raccolta di aiuti per i senza dimora, si mobilitano gli studenti

I punti di raccolta a Venezia, campo Saffa 474/F Cannaregio e nella terraferma presso la Camera del lavoro CGIL, via ca' Marcello 10, aperti tutti i giorni dal 17 al 24 gennaio.

M.ch.

Le associazioni studentesche, Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari di Venezia,organizzano ogni anno una raccolta di beni di prima necessità per fornire una risposta concreta e, in particolare, per denunciare una realtà drammatica del territorio.

Questo progetto è ideato e gestito ogni anno dagli studenti delle province venete per il proprio territorio. Rete, UDU, il Sindacato dei Pensionati Metropolitano Venezia e la Camera del Lavoro Metropolitana Venezia, in collaborazione con la Croce Rossa, utilizzeranno quest'anno come punti di raccolta nell’Isola, campo Saffa 474/F Cannaregio e nella terraferma la Camera del lavoro CGIL, via ca' Marcello 10, aperti tutti i giorni dal 17 al 24 gennaio.

«Data la scarsa attenzione, quasi assente, da parte delle istituzioni, non possiamo rimanere inattivi e in silenzio. Non possiamo accettare - afferma Francesco Alamani, membro della Retedegli Studenti Medi - l’enorme disparità che notiamo ogni giorno nella nostra città: mentre nelle vie più ricche della nostra città si muovono molte persone, ci sono altri che non riescono asopravvivere alle gelide notti invernali rifugiandosi nei sottoporteghi e nelle calli. La raccolta di beni è fondamentale, ma non è una risposta sufficiente, anzi. Aiutare queste persone, che non hanno mezzi per vivere, e, soprattutto, denunciare un problema evidente e tangibile di cui le amministrazioni cittadine e regionali non si occupano, è per noi imprescindibile. Ci auguriamo di ricevere una risposta positiva dalla cittadinanza e che chi può doni, anche solo una saponetta o poco più, partecipando a questo progetto nato dal basso per supportare chi vive accanto a noi».

«È fondamentale chiedere alla cittadinanza di partecipare a questa raccolta per aiutare esostenere chi si trova senza nulla, abbandonato dalle istituzioni. In questo periodo, siamosempre più spinti verso l’iper-individualizzazione e l’indifferenza verso i problemi che affliggonola nostra società. Noi crediamo che, per un maggiore benessere comune, sia necessariointraprendere azioni dal basso - afferma Angelica Morresi, coordinatrice dell’UDU Venezia -donare un oggetto di cui non si ha bisogno a qualcuno per cui invece è essenziale rappresentail primo passo verso una società diversa, dove il mutualismo e il welfare siano fondamentali. Ci trovate dal 17 al 24 gennaio per raccogliere coperte, vestiti pesanti, articoli per l'igienepersonale e cibo a lunga conservazione».

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