«Quelle sostanze ti devastano il cervello»
Il dottor Gentile (Sert): «Provocano attacchi di panico per mesi»

MIRANO.
Stimolanti e allucinogeni con effetti psichiatrici devastanti che possono durare nei mesi, portare ad attacchi frequenti di panico e spingere a commettere violenze. Anche nella capitale della movida la «coca» appare ormai roba vecchia. Le nuove sostanze portano nomi seducenti: Special K e Ice. In realtà «ketamina» e «shaboo» sono solo le ultime arrivate in città. L'operazione portata a termine dai carabinieri di Mirano segue di pochi mesi quella che lo scorso ottobre portò alla luce, sempre grazie ai controlli degli uomini del maresciallo Leonardo Mirto, un traffico dell'altrettanto pericoloso «speed». Nicola Gentile, tossicologo e responsabile del Sert di Mirano, il Servizio per le tossicodipendenze, parla tuttavia di una diffusione più ampia di quanto non si possa credere. «Lo shaboo è una metanfetamina dello stesso gruppo dell'ecstasy - spiega - proviene dall'Asia orientale, in particolare dalle Filippine, ma essendo una sostanza chimica non significa che sia quella la zona di produzione: cresce dove c'è mercato. In Europa si è diffusa soprattutto negli ambienti dei rave-party: si tratta infatti di sostanze usata prevalentemente in situazioni sociali, più che in luoghi appartati». La sua pericolosità è data soprattutto dagli effetti psichiatrici: «Lo shaboo è uno stimolante - spiega Gentile - può provocare attacchi di panico che possono protrarsi a lungo, anche per mesi, quindi ben oltre l'effetto immediato dell'assunzione. A livello umorale gli effetti non sono meno preoccupanti: l'assuntore diventa aggressivo e soggetto a frequenti dispercezioni, che in alcuni casi possono avvicinarsi al delirio». Non meno pericolosa è la ketamina. «E' un farmaco, di uso frequente in campo veterinario e un allucinogeno - spiega Gentile - in realtà esiste da almeno 15-20 anni, ma solo recentemente è stata sdoganata come droga in Europa, dove si è diffusa grazie al basso costo». La «movida» quindi potrebbe agire come calamita per queste nuove sostanze? «Non è matematico - conclude Gentile - anche se bisogna stare molto attenti».
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