Quattro nel giro di un chilometro ma parcheggi scambiatori vuoti

TRIVIGNANO. Quattro parcheggi scambiatori nel raggio di un chilometro. Tre già operativi e l’ultimo, il più grande, in fase di ultimazione. Ma soprattutto pochissima gente che li usa per quella che era la loro funzione primaria: intercettare le auto dirette in centro a Mestre e permettere un corretto scambio con i mezzi pubblici. Una situazione che a molti non è certo sfuggita, tra questi il presidente della Municipalità di Chirignago e Zelarino, Maurizio Enzo: «Quando sono stati pensati l’idea era buona e percorribile, ma la scelta assurda sotto il profilo politico e tecnico è stata quella di tagliare il servizio di trasporto pubblico. Cosa che oggi rende quei parcheggi quasi inutili. La gente a Mestre ci va in auto perché non trova la corretta offerta da parte di Actv: invece di implementare le corse, sono state ridotte e la filosofia dei parcheggi scambiatori è andata a farsi benedire».
Quasi un milione e mezzo di euro investiti in 5 anni di lavori, la maggior parte con finanziamenti regionali, ma le auto che occupano gli spazi nei parcheggi si contano spesso sulle dita delle mani. Quattro anni fa è stato inaugurato il primo parcheggio scambiatore in via Ca’ Lin: 79 posti auto ma una sola linea Actv che arriva in quella zona. Un un buco nell'acqua. Poi è stata la volta del Trivignano B, 92 posti, che sorge di fronte alle ex scuole elementari. Questo è già più frequentato, ma non è mai pieno perché parte delle auto sono dei residenti e parte di coloro che vanno a fare la spesa o vanno dalla parrucchiera. Il Trivignano C è il fallimento assoluto del sistema di parcheggi scambiatori della zona: realizzato al confine tra Trivignano e Martellago, è dotato di 142 posti, ma quando va di lusso, si arriva a una decina di auto in sosta. Ora il Comune sta realizzando il Trivignano C, il più grande: i lavori sono iniziati nel giugno scorso e a novembre potrebbe già essere inaugurato. Ci saranno 255 posti a lato della rotatoria da cui parte via Olmo.
«La logica dei tagli del trasporto pubblico ha lasciato il segno anche su questi progetti», aggiunge il presidente della Municipalità. «Ridurre le corse dell’extraurbano è stata la cosa peggiore, perché proprio in quel modo si è andati ad annullare il beneficio che potevano dare i parcheggi scambiatori. Rispetto agli altri tre, il Trivignano A poteva rivelarsi il più utile, ma allo stato attuale delle cose, temo che finirà per restare vuoto pure questo».
E sempre in tema di viabilità, Enzo sottolinea anche il problema delle buche e del fondo stradale degradato. «Di segnalazioni ne abbiamo fatte parecchie finora ed è indubbio che ci siano molte strade “stressate” dal traffico intenso e che hanno bisogno di interventi urgenti di manutenzione. Penso alle vie Paccagnella, Martiri di Marzabotto oppure Selvanese. Ma anche in via Miranese la situazione non è delle migliori, specie in certi tratti, così come accade in via Castellana. Soprattutto, in quest’ ultimo caso, penso alla base del cavalcavia provenendo da Zelarino verso Trivignano. A suo tempo sottolineai al Comune la necessità di un percorso programmato, ma poi tutto si è fermato. Se non si sfrutteranno queste giornate calde autunnali, in inverno di sicuro non si potranno fare i lavori di asfaltatura e così in primavera ci ritroveremo con le strade ancor più dissestate».
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