«Quattro mesi di lavoro, che emozione»
Marcuglia (Agesci): «Saremo in 500, ci alzeremo alle 4»

Davide Marcuglia
SALZANO.
Oltre quattro mesi di lavoro e per l'arrivo ora mancano solo poche ore. Domenica 8 maggio sarà il giorno di Papa Benedetto XVI a San Giuliano e i volontari si stanno preparando a sistemare gli ultimi dettagli. In totale saranno 1100 circa, di cui 500 dell'Associazione guide e scout cattolici italiani. Ebbene, quest'ultimi saranno coordinati da un 33enne ingegnere delle telecomunicazioni di Salzano, Davide Marcuglia, da dicembre responsabile del settore Protezione civile dell'Agesci veneto. Marcuglia sarà anche il vice di Carlo Rimoldi, il volontario che collabora con il Vaticano per la gestione dei grandi eventi. Marcuglia ha vissuto esperienze nel terremoto in Abruzzo del 2009 ma anche nell'alluvione dello scorso autunno in Veneto. Per Marcuglia, domenica non sarà la prima volta con papa Benedetto XVI: nel 2006 era stato capo-squadra durante una sua visita a Verona a un convegno ecclesiale. Ma l'esperienza di San Giuliano sarà diversa. «Abbiamo dovuto organizzare - spiega - tenendo presente la specificità del parco, che non è Tor Vergata a Roma, perché qui ci saranno arrivi da terra e da mare. Ormai siamo ai dettagli, mancano gli ultimi summit prima dell'arrivo del papa. In dicembre, abbiamo fatto gli incontri iniziali, poi abbiamo messo giù un progetto di massima, reclutato le persone e, infine, ragionato sulla logistica a partire da marzo. L'età media dei volontari Agesci va dai 25 ai 30 anni e saremo divisi in ventisei squadre». Per il fine settimanale papale, Marcuglia è già pronto a dormire poco. «Alle 5 del mattino - dice - prenderemo servizio e domenica, termineremo non prima delle 17, ora in cui è prevista la partenza delle ultime navette. Sarà un deflusso lento, visto che parteciperanno pure anziani e malati ma il tempo ci dovrebbe dare una mano». Marcuglia vivrà l'esperienza di San Giuliano nella duplice veste di volontario e di fedele. Con lui ci sarà anche la moglie Silvia, sposata due anni fa e confessa che si sente già emozionato. «Sarà un momento di gioia - assicura - e mi rallegra sapere di essere una delle tante pedine che lavorerà perché tutto funzioni al meglio. Non so se io e i miei colleghi riusciremo a dormire in queste sere. Se lo faremo, sarà per la stanchezza ma l'emozione potrebbe giocare brutti scherzi».
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