Protesta a Venezia: «Castello ancora senza medico di base»

«Siamo indignati!»: questo lo striscione che una ventina di anziani residenti a Venezia ha attaccato ieri mattina sulla Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice per lanciare l’allarme sulla perdita di medicina territoriale e denunciare i ritardi nell’assegnazione del nuovo medico di famiglia a Castello.
Ma l’Usl 3 smentisce e assicura: «Nessun ritardo, un nuovo medico arriverà a Castello lunedì prossimo». Oggi a Castello, domani al Lido – denunciano i manifestanti – pian piano verranno a mancare, infatti, a causa dei pensionamenti, i medici di famiglia, a fronte di una popolazione sempre più anziana, non autosufficiente e dunque bisognosa di visite a domicilio: solo a Castello, spiegano gli attivisti, sono oltre 3 mila, più del 30% della popolazione residente.
«È necessario è che il Comune dedichi degli spazi ai medici per aumentarne il numero in tutto il cento storico: siamo in attesa di risposte e non abbiamo nessuna intenzione di farci visitare privatamente», incalza Michele De Col, consigliere comunale dei Verdi Progressisti, che ha raccolto insieme al Movimento per la difesa della sanità pubblica veneziana quasi 3000 firme in sostegno della medicina territoriale in laguna.
«A fronte di una presenza nel 2021 di 532 medici nel territorio della Us l 3, nel 2023 si avranno 89 medici che andranno in pensione», questo l’allarme lanciato dal movimento locale, che in attesa di essere ricevuto dall’Amministrazione Comunale già sta pensando a una manifestazione davanti a Ca’ Farsetti.
La Usl 3 però rassicura: «Il nuovo medico ha firmato martedì il contratto con la Direzione amministrativa del territorio e riceverà i suoi futuri pazienti nel nuovo studio in Santa Maria Ausiliatrice, in calle San Gioachin 450, a Castello, a partire da lunedì 14 novembre». Si tratta – prosegue la nota – di Mauro Vincenzo Piantanida, uno specialista in citogenetica umana, che è stato chiamato dal Piemonte, dove ha già lavorato come medico ospedaliere.
«Il dottore – tiene a specificare in conclusione l’azienda sanitaria locale – non andrà a sostituire un medico che ha cessato l’attività, ma si aggiungerà al lavoro di quelli già esistenti».
«In tempi difficili, dopo due anni che sono stati resi complicatissimi dall’emergenza Covid, che ha cambiato radicalmente gli stili di vita delle persone, si dimostra ancora una volta che a premiare è il lavoro in sinergia tra gli enti che sono al servizio dei cittadini: ciascuno per la sua parte, Azienda sanitaria e amministrazione comunale hanno saputo così ancora una volta costruire una risposta concreta ai problemi della città e dei cittadini», è il commento dei due assessori comunali competenti in materia: Paola Mar e Simone Venturini. —
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