Prostituzione, dopo le retatelinea dura contro i clienti

A Jesolo il Comune propone di sanzionare i frequentatori del sesso di strada per intralcio al traffico, divieto di sosta e non si esclude la denuncia per atti osceni in luogo pubblico. Le ragazze dell’Est individuate dai recenti bliz erano quasi tutte minorenni. L’assessore Bison: tolleranza zero
JESOLO. Prostituzione sulle strade, il Comune vuole la linea dura e propone sanzioni anche ai clienti. Si deciderà la formula, ma potranno essere per intralcio al traffico, divieto di sosta o altre violazioni al codice della strada. Non si escludono neppure denunce per atti osceni in luogo pubblico. Quanto alle ragazze individuate, erano per la maggior parte minorenni e sfruttate sulle strade. Ora il Comune cerca di aiutarle con la collaborazione dell’Asl 10 e 12 e reintegrarle nella società.


Dopo le retate della polizia di Stato e gli esami radiologici è stato possibile identificare una trentina di prostitute, molto delle quali erano minorenni, di età compresa tra i 15 e 16 anni. Dopo l’allarme lanciato da alcuni cittadini e la protesta di An, che ha annunciato una fiaccolata sulle strade a luci rosse, l’assessorato alla sanità elabora i primi dati che sono sconcertanti. Erano quasi delle bambine le rumene e ungheresi trovate sulle strade. Il sospetto è che fossero sfruttate da organizzazioni con basi sul litorale.


«Questa era la vita delle ragazze - spiega l’assessore ai servizi sociali Daniele Bison - e vorrei rispondere anche a chi mi ha criticato per la mancanza di programmi di recupero. Li informo che è ancora operativo il progetto Focus Point in collaborazione con Asl 10 e 12, con le provincie di Venezia, Padova e Treviso. Nell’ambito di questo progetto ci sono 2 operatori di strada che erano presenti qui anche la scorsa settimana con il loro camper e hanno monitorato la situazione. Adesso è stato incrementato il controllo del territorio con una maggiore presenza delle forze dell’ordine ed è stata contestualmente avviata un’attività di recupero delle ragazze con la collaborazione di strutture specifiche che operano tra Padova e Mestre. E anche in considerazione di questo sarà necessario pensare ad interventi che vadano a sanzionare i clienti. La fiaccolata - conclude l’assessore - sarà organizzata nei prossimi giorni da An per tenere alta l’attenzione».


Inizia una vera e propria offensiva del Comune per evitare che il fenomeno si radichi sul territorio, e sia difficile a quel punto da estirpare. Il sindaco Francesco Calzavara ha subito chiesto una risposta delle forze dell’ordine e la polizia di Stato ha iniziato controlli serrati. Spetteranno ora ai vigili i controlli sulle strade del sesso.

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