«Proseguite con i progetti che Nicola aveva a cuore»

«C’è da chiedersi il perché di questo. E un perché alla tua mancanza non c’è. Avevi tanti progetti ora spezzati da un destino crudele. Eri il migliore di tutti». Il pensiero di un’amica in lacrime ha...
Agenzia Candussi, giornalista Abbadir. Funerali di Nicola Simion, presso la chiesa del Gesù Lavoratore, Marghera.
Agenzia Candussi, giornalista Abbadir. Funerali di Nicola Simion, presso la chiesa del Gesù Lavoratore, Marghera.
«C’è da chiedersi il perché di questo. E un perché alla tua mancanza non c’è. Avevi tanti progetti ora spezzati da un destino crudele. Eri il migliore di tutti». Il pensiero di un’amica in lacrime ha accomunato tanti, ieri mattina, nella chiesa di Gesù Lavoratore a Marghera per i funerali di Nicola Simion, il 30enne morto a causa di una caduta in montagna vicino a Gemona.


Accanto ai genitori Adriano e Sonia commossi, la fidanzata Francesca, gli amici di sempre, i parroci don Giuseppe e don Vincenzo, zio prete in un’altra regione. Durante la cerimonia funebre è stato sottolineato l’impegno di Nicola - nonostante gli innumerevoli impegni professionali che lo portavano anche lontano da casa - a favore dei più deboli e dell’ambiente, con gli scout e in parrocchia. Ieri in chiesa davanti alla bara c’era un bel ritratto del ragazzo e gli amici di sempre hanno ricordato la sensibilità e la ricerca dell’amore in tutte le cose che Nicola faceva. Il papà Adriano ha tratteggiato la figura del figlio e ha chiesto che i progetti che Nicola stava seguendo, anche professionalmente, possano essere portati avanti da amici o colleghi se sarà possibile. All’inizio della cerimonia è stata letta anche una lettera di don Luca Biancafior, parroco di Murano e fino a poco tempo fa parroco della chiesa di Gesù Lavoratore, grande amico di Nicola Simion. «Non ho potuto essere qui», ha scritto don Luca nella lettera, «ma ci sono con il cuore. Ricordo le nostre discussioni e le domande che ponevi, e la passione che mettevi nella lotta alle ingiustizie».


La famiglia Simion è conosciutissima e i nonni sono stati fra i primi oltre 60 anni fa ad insediarsi in via Bottenigo. Da qualche settimana Nicola si trovava in Friuli per svolgere uno stage nell’ambito del master universitario “Interactive Media for Interior Design” dello Iuav. Aveva reso orgogliosi i genitori, inanellando una serie di risultati accademici e professionali di riguardo. Fino alla tragica caduta in montagna che gli è costata la vita. Hanno partecipato all’estremo saluto anche una rappresentanza della Municipalità con il presidente Gianfranco Bettin e il delegato ai Servizi sociali Mario Silotto. Dopo l’estremo saluto, è stato portato al cimitero di Marghera per la cremazione.


Alessandro Abbadir


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