Progetto per immagini «Da quella finestra ho visto i cambiamenti»

Sono immagini di veneziani e non di turisti, quelle contenute nel libro fotografico (Contrasto edizioni) che ha dedicato a ciò che ha visto negli anni dalle finestre di Palazzo Bollani, dove è stato spesso ospite del proprietario, l’architetto Renato Padoan, che molto teneva a questo progetto. «Dal 2001 per alcuni anni - scrive Berengo Gardin - sono stato più volte ospite del mio amico e da quella stessa finestra ho fotografato lo stesso scenario che si era presentato all’Aretino, per descrivere cosa era rimasto immutato e cosa era cambiato rispetto al suo racconto: la vita quotidiana, i traffici, i trasporti commerciali e turistici, le manifestazioni, le regate».
Nelle immagini fissate da Berengo Gardin, scorrono così i vogatori della Vogalonga e della Regata Storica, tesi nello sforzo, Ma anche i gondolieri impegnati a «difendersi» dal moto ondoso, quando il Canal Grande diventa un mulinello di correnti. O a schivare le barche a motore che passano a tutta velocità. Ma ci sono anche i «frutarioli« che scaricano le merci al mercato di Rialto, le placide tavolate di veneziani nel Sotoportegho de le Fabriche Nove.
Ma, a poca distanza, anche quelle dei turisti in Campo de l’Erbaria, per ricordare che comunque ci sono. Seduti ai tavolini dei bar o assiepati lungo i pontili come formiche, a prendere il sole, l’uno attaccato all’altro. Ci sono i taxi, naturalmente, che sfrecciano in Canal Grande in parata. Ma anche il traghetto che fa la spola tra il mercato e Santa Sofia, con la gente che si ripara dalla pioggia con l’ombrello aperto, gondoliere compreso. Frammenti di vita veneziana fissati in uno «scatto». Anche perché non si vorrebbe perderli. —
E.T.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia