Professore a luci rosse, indagini serrate

DOLO. Continuano da parte dei carabinieri della tenenza di Dolo le indagini sul caso del professore dell'istituto professionale Cesare Musatti che ha inviato, nelle scorse settimane, ripetuti messaggi a luci rosse ad un gruppo di 7-8 ragazzi di 16-17 anni che frequentano la scuola. I carabinieri stanno tentando di capire con precisione da quanto tempo l'insegnante stesse molestando i ragazzi, tutti della stessa classe. Per questo lo stesso professore – che è stato sospeso temporaneamente dalla dirigente scolastica Rachele Scandella – sarà sentito in questi giorni dalle forze dell'ordine. Il docente rischia, se tutto risultasse vero, oltre ad una pesante condanna penale anche il licenziamento. Saranno visionati con cura i messaggi (pare siano decine) e le foto.
La scuola però si difende e spiega di nuovo di aver seguito tutte le procedure previste in un caso simile. «Abbiamo fatto tutto quello che doveva essere fatto in un caso simile», spiega la vicepreside Sonia Flospergher, «credo che in vicende come queste sia importante tutelare le famiglie e i minori dal clamore che possono suscitare». È emerso intanto che l'uomo, originario di Napoli, aveva già lavorato in un istituto professionale, l’ “Andrea Barbarigo” di Venezia, e anche quella esperienza a quanto si apprende non era stata delle più felici. Il professore è docente in una materia tecnica strettamente legata alle specializzazioni delle due scuole. Una esperienza interrotta per motivi ancora da chiarire solo dopo due mesi. Non è escluso che anche in quel caso dalla scuola sia stato rivolto al giovane insegnante un invito all'allontanamento per motivi simili a quelli che hanno provocato lo scandalo di Dolo. Sulla questione pure l'assessore regionale Elena Donazzan ha minacciato di inviare gli ispettori se non sarà fatta chiarezza. (a.ab.)
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