Procuratie Vecchie, restauro al via sulla pavimentazione

Sarà esteso anche all’Ala Napoleonica, sistemando le parti sconnesse Il suolo cede e si rovina anche per l’erosione prodotta dalle acque alte



Partiranno in autunno i lavori per la sistemazione della pavimentazione delle Procuratie Vecchie, dove è in corso anche il cantiere delle Assicurazioni Generali per il restauro e la ristrutturazione dell’edificio, e dell’Ala Napolenica, con un investimento di 300 mila euro, che fa parte dei fondi ricevuti dall’Amministrazione con il Patto per Venezia. Si è infatti da poco conclusa la gara d’appalto aggiudicata all’impresa R.B. srl che svolgerà i lavori, con un importo effettivo di poco inferiore ai 200 mila euro, grazie al ribasso d’asta. Sarà risistemata la pavimentazione in pietra sconnessa e che presenta anche aree di cedimento, come è già stato fatto negli anni precedenti dal lato delle Procuratie Nuove. La pavimentazione è messa a dura prova dal passaggio ogni anno di milioni di turisti e dalla continua erosione delle le sabbie sottostanti ai lastroni di marmo bianco e rosso provocate dall’acqua alta.

Si era già intervenuti con il restauro dei tratti di pavimentazione più dissestati, che potevano ormai rappresentare un pericolo per la pubblica incolumità. La relazione progettuale dei tecnici del Comune affermava che la continua sollecitazione di un enorme flusso pedonale e fenomeni di erosione del sottofondo a causa delle acque alte sono la causa di cedimenti del pavimento, fessurazioni e fratture delle lastre con lacune e perdite di parte degli elementi, con conseguenti dislivelli e rischio per le persone. L’intervento dovrebbe prevedere il restauro delle lastre danneggiate e la loro sistemazione su uno strato di geo-tessuto, sabbia di fiume, sottofondo e letto di posa.

Ora si comincia a procedere a un vero restauro complessivo di tutta la pavimentazione delle Procuratie, fondi permettendo. Ma anche la pavimentazione di Piazza San Marco necessiterà in un prossimo futuro di interventi di sistemazione con abbassamenti e cedimenti a volte dei masegni della pavimentazione per il doppio effetto provocati dall’alternarsi dalle acque alte e dal continuo calpestio a cui è sottoposta per l’interrotto passaggio di decine di milioni di turisti ogni anno. Il cantiere sulla pavimentazione delle Procuratie Vecchie, si sommerà appunto a quello in corso da parte delle Generali, da parte delle Assicurazioni Generali ed eseguito dall’impresa Rizzani De Eccher, che si è aggiudicata l’appalto per la riqualificazione e il restauro conservativo degli apparati decorativi e dell’immobile monumentale. L’importo dei lavori ammonta a 14 milioni di euro che diventeranno 22 una volta che David Chipperfield, l’archistar britannica, già direttore della Biennale Architettura a cui la compagnia assicuratrice ha affidato il “ridisegno” delle Procuratie, avrà ultimato il progetto definitivo, che non è stato ancora presentato alla Soprintendenza veneziana. L’intervento prevede il consolidamento statico delle strutture esistenti e il frazionamento degli ambienti delle Procuratie. Progettate le vasche di contenimento a protezione delle alte maree e rinnovati gli impianti tecnologici in tutte le aree delle Procuratie interessate all’intervento. Nell’area di cantiere che si affaccia sulla Piazza è comparsa appunto già da qualche mese una piattaforma di calcestruzzo, una novità assoluta nell’area monumentale marciana sui masegni storici, che a un primo esame sembrerebbe avere la funzione di proteggerla dal peso delle strutture e dei macchinari legati ai lavori, visto che com’è noto lo stato generale della pavimentazione di San Marco è già abbastanza malandata. I lavori sulle Procuratie Vecchie dovrebbero durare, da cronoprogramma dell’impresa, ventisei mesi. —



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